Il Dandi • 28/10/10 22:23
Segretario - 1484 interventiBrainiac, ma come ti rispondo e intanto hai cancellato? :)
Io sono d'accordo con te sul fatto che Citti sia da considerare un professionista a tutti gli effetti, ma non so quanti lo sarebbero.
Credo che la differenza suggerita da Gest su realtà e "realtà deformata" sia molto interessante. A prescindere dal discorso sul cinema di genere, che ci porterebbe troppo lontano, il "neorealismo" io non lo considero una poetica identificabile semplicemente in uno stile
tecnico, ma un modo di intendere il cinema sottomesso a dei precisi valori culturali ed etici.
Valori ai quali Pasolini non mi risulta aderire (se poi pur non volendo aderirvi lo avesse fatto suo malgrado te ne darei atto).
Per questo dico per esempio che Visconti, pur avendo avuto ottimi attori di prosa e strizzando molto l'occhio al melodramma, può essere definito pienamente neorealista, mentre Pasolini, pur avvalandosi di attori scelti dalla strada e di ambientazioni iper-realiste, non basta ad essere definito tale.
Ultima modifica: 28/10/10 22:25 da
Il Dandi
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