Curiosità su Vincere per vincere - Film (1990)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/10/09 DAL BENEMERITO TOMASTICH
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  • Quello che si dice un buon film:
    Daidae
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Tomastich
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Panza

CURIOSITÀ

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  • Panza • 14/05/14 14:38
    Contratto a progetto - 5199 interventi
    IL FILM FA PARTE DEL CICLO "VINCERE PER VINCERE" (1990)

    Stefania Casini, abbandonate le descrizioni di gioventù disorientata e un po' vuota del primo film girato con Francesca Marciano Lontano da dove, dirige in questi giorni una serie televisiva dedicata all'universo sportivo.

    "I mie protagonisti sono quasi sempre dei senza famiglia, degli sradicati che attraverso la competizione agonistica riescono a ritrovare la voglia di vivere. Nelle quattro storie che ho accettato di girare — dice la regista — i sentimenti rappresentano il tessuto connettivo, mentre allo sport è affidata la funzione spettacolare. Si procede in crescendo, secondo un percorso che allude al passato dei personaggi, descrive il presente e trova una soluzione finale che corrisponde alla vittoria sportiva. C'è una grande attenzione nel racconto della fatica dell'atleta, del continuo misurarsi, del desiderio di esplorare nuove frontiere."

    Prodotto dalla società Paravalley per Reteitalia, il serial, che andrà in onda sul network di Berlusconi nei primi mesi dell'88, si compone di quattro episodi della durata di cento minuti ciascuno. Ogni telefilm richiede circa sei settimane di lavorazione e costa intorno agli 800 milioni. La Casini è autrice delle sceneggiature, con la collaborazione di Natale Prinetto (per due delle storie) e con la consulenza di esperti del CONI. "Scegliere gli attori non è stato semplicissimo — racconta la regista con ampi gesti e raffiche di parole — avevo bisogno di interpreti che fossero anche degli sportivi e che avessero facce belle, come quelle degli eroi cinematografici di una volta, adatte a colpire l'attenzione dei giovani telespettatori."

    Al raduno della nazionale dilettanti di pugilato, a Perugia, nel febbraio scorso, Stefania Casini ha incontrato Giuseppe Pianviti, un pugile ventiquattrenne, che è diventato il protagonista fisso delle quattro storie e che ormai sembra aver stabilmente deciso di dedicarsi al set piuttosto che al ring. Nella prima storia, Vincere per vincere (che darà il titolo al serial) Pianviti è un boxeur professionista. [..] I cavalieri del cross è il titolo del secondo episodio, protagonisti un fratello e una sorella e un vecchio zio detto Millemiglia; Scheggia di vento, il telefilm in lavorazione in questi giorni nel campi di atletica del CONI, all'Eur, racconta la vicenda di Mara, una ragazza dotata di eccezionale talento per la corsa che [...] riesce ad abbandonare la sua vita di scippi, piccole rapine e film porno, per diventare una campionessa del 100 c 200 metri piani. Il magnifico trio [=sarebbe poi stato intitolato Fun Jump] e il titolo dell'ultimo episodio, una specie di Jules e Jim nel mondo del paracadutismo sportivo, interpretato da Pianviti, Bilotta e forse da Carola Stagnaro.

    "Ho girato tenendo presente il ritmo e il clima dei fumetti preferiti dai ragazzi — spiega la Casini — ho dato molta importanza alla visività, preferendo un linguaggio da videoclip, più dinamico, meno descrittivo di quello cinematografico."

    Fonte: La Stampa, 10 luglio 1987

    In realtà la serie (lievitata a sei film TV) venne trasmessa solo nel 1990 nel seguente ordine:

    1) Vincere per vincere (9 aprile 1990)
    2) Scheggia di vento (16 aprile 1990)
    3) I cavalieri del cross (23 aprile 1990)
    4) Fun Jump (7 maggio 1990)
    5) Roller wings: vivere sui pattini (21 maggio 1990)
    6) Cuore in gola (28 maggio 1990)