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Curiosità su Rain man - L'uomo della pioggia - Film (1988)

CURIOSITÀ

4 post
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  • Cangaceiro • 29/05/09 15:03
    Call center Davinotti - 739 interventi
    In un intervista rilasciata a Beppe Severgnini in occasione del suo 70esimo compleanno Hoffman ha confidato che fu difficilissimo entrare nella parte dell'autistico.
    Dopo un paio di settimane di lavorazione andò dal regista chiedendogli di abbandonare il set, pregandolo di trovarsi un altro attore perchè lui non se la sentiva di continuare.
    Levinson convinse Dustin a non rinunciare e i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti...
  • Ciavazzaro • 24/07/09 12:11
    Scrivano - 5583 interventi
    Hoffman voleva Bill Murray nel ruolo di Charlie.
  • Maxspur • 27/02/12 21:55
    Galoppino - 209 interventi
    Primo ed unico film ad avere subito una censura specifica ed esclusivamente in volo. La battuta di Raymond/Hoffmann che spiega come solo la Qantas, tra le linee aeree, non abbia mai avuto incidenti è stata tagliata in tutte le versioni destinate a essere proiettate sugli aerei. Eccetto, ovviamente, su quelli della compagnia australiana Qantas.

    fonte: "Ciak".
  • Apoffaldin • 9/03/25 09:46
    Pulizia ai piani - 263 interventi
    IL FILM MANGIA-REGISTI E GLI SGUARDI NEGATI

    In un'intervista concessa in occasione del festival del cinema di Berlino Hoffman disse che tre registi (Spielberg, Pollack e Brest) avevano tentato di dirigere il film, finendo per rinunciare.
    Un giorno, "stanco e deluso", Hoffman incontrò Barry Levinson al circo e lui gli disse che era disposto a girarlo.

    "Poi incominciai ad andare in crisi io. Le prime scene girate mi sembravano orrende, tutte fuori misura".
    Soltanto dopo tre settimane Hoffman aveva trovato il personaggio e da allora in poi tutto era stato emozionante: "Un magnifico modo per avere un esaurimento di nervi"
    Alla domanda su quali fossero le vere difficoltà del personaggio interpretato la risposta fu: "Non dovere e non potere mai guardare nessuno negli occhi".

    FONTE: Maurizio Porro, Hoffman: "Ma voi siete tutti normali?", in Corriere della Sera, 20 febbraio 1989, pag.25.