Curiosità su Emanuelle in America - Film (1976)

La sceneggiatura del film è stata redatta dal regista Piero Vivarelli, in collaborazione con Maria Pia Fusco, scrittrice che ritroveremo all'opera pure nel complementare Emanuelle - Perché Violenza alle Donne?

La curiosità consiste nel fatto che Maria Pia Fusco, in seguito, si dedicherà all'attività giornalistica, scrivendo articoli su La Repubblica.

Rick 'Ercolino' Martino è l'attore che ha un fugace rapporto HARD con Marina Hedman.
Successivamente (nel 1978) vivrà un contatto "ravvicinato" con Ajita Wilson sul set Le Notti Porno nel Mondo n.2 (è l'uomo "statua"), restando turbato dalla rivelazione fattagli dallo stesso Massaccesi, ovvero che stava avendo un rapporto con un transessuale operato...

La prestigiosa mostra itinerante "I flani di Legnani" curata per l'appunto dal caro Buono con il contributo al restauro di Zender ha sfrucugliato negli archivi e ha trovato il flano in tema con le scoperte delle location del film di questi giorni. Eccolo qui:

Verso la metà degli anni '90 i diritti di distribuzione del film furono acquistati dalla prestigiosa Columbia Tri-Star che immise, per errore, in circolazione in Home Video la versione realizzata per il mercato estero (francese e tedesco) e coincidente con quella distribuita di recente in DVD dalla Stormovie, ovvero quella contenente le scene hard.

Tale versione venne immediatamente ritirata dalla casa di produzione/distribuzione in favore di quella più edulcorata.

Fu proprio durante le riprese di Emanuelle in America che Laura Gemser e Gabriele Tinti convolarono a giuste nozze, celebrate a San Francisco.

Archeologia del porno: una scena pionieristica dell'hard italiano in Emanuelle in America
Dichiarazioni di Enrico Biribicchi, operatore alla macchina.

"Mentre stavamo simulando una scena di sesso un attore ebbe un'erezione.
Io e Aristide allora abbiamo cominciato per scherzo a stuzzicare l'attrice dicendole:
'Su dai!, dagli un bacetto... uno solo!, dai!'
Insomma, non so se fu colpa del nostro scherzare o della macchina da presa che le ronzava intorno o per l'eccitazione del momento, ma questa a un certo punto gli ha fatto un bel servizio completo.
Alla fine ci fu qualche pentimento e qualche lacrimuccia da parte della donna, ma ormai il gioco era fatto.
Quando Amati (il produttore, n.d.r.) vide questa scena rimase colpito e si convinse definitivamente a fare un film con parti porno.
Aristide, che era molto scaltro, in poco tempo ha modificato la sceneggiatura e ha girato altre sequenze hard."

Fonte: intervista di Manlio Gomarasca, su Nocturno Book n. 5 - Verso le luci rosse (pag. 35)

Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" un altro flano del film, più sensazionalistico: