Decisamente non male, anche se il (vago) ricordo che ho della pellicola originale diretta da Schlesinger è ben migliore. La fotografia è molto bella e, insieme alla splendide ambientazioni, contribuisce in maniera determinante alla riuscita del film. Buoni gli interpreti (anche se reggere il paragone con attori quali Julie Christie e Alan Bates è improponibile) e ben riuscita la ricostruzione storica.
A sorpresa (o forse no), il dogmatico Vinterberg approda alla regia di un grande classico ottocentesco già oggetto di precedenti trasposizioni e, come spesso avviene in casi simili, il risultato è curato nella messa in scena e nella confezione, interpretato discretamente da un cast di richiamo, dignitoso e esteticamente gradevole, ma anche tanto impersonale. I tiramolla amorosi della protagonista, che non mi avevano travolto nel precedente schlesingeriano, mi hanno toccato ancor meno qui, affidate come sono a Mulligan, graziosa e sensibile ma inadatta al ruolo. Vedibile ma piuttosto superfluo.
Tipico racconto di stampo britannico ambientato nell'Ottocento in cui si assiste alle traversie amorose di una giovane donna. Scenografie e riprese paesaggistiche molto curate e vicende che conducono a un finale totalmente previsto. La Mulligan non buca propriamente lo schermo ma appare adeguata, ben assortiti i tre spasimanti.
Melodramma in costume dall’affascinante ambientazione bucolica: la fotografia è eccellente, con riprese paesaggistiche non scontate e poco leziose. La storia è quella di una donna che da della propria indipendenza una bandiera da portare con orgoglio. La sceneggiatura è ben scritta, ma gli attori (la cui scelta appare buona sulla carta) sembrano limitarsi a svolgere il compito con professionalità ma anche con una freddezza che contrasta decisamente con la passionalità che dovrebbero mostrare. Distaccato.
Un film d’altri tempi, per trama, ritmo, recitazione. Carey Mulligan interpreta diligentemente una donna orgogliosa e indipendente che si trova a gestire una importante fattoria nella campagna inglese di fine ottocento. Dei tre pretendenti, sposerà quello sbagliato, per poi ricredersi in un finale ampiamente prevedibile. Prodotto curato, con un’ottima fotografia della splendida natura del Dorset.
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Film visto su aereo in versione originale e col titolo "Far from the madding crowd". Ho usato la titolazione italiana perché come tale è riportata anche su Imdb, ma non essendo ancora uscito nelle nostre sale non sono sicuro al 100% che sia corretto.
DiscussioneDaniela • 21/09/15 10:22 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Jessica Barden appare sia in questo film che in Tamara Drewe - Tradimenti all'inglese . Entrambe le pellicole hanno come origine letteraria il romanzo "Via dalla pazza folla" di Thomas Hardy.