Vacanze a Natale - Film (1944)

Poco conosciuto noir a tinte melodrammatiche di Siodmak. Una giovane ragazza cerca di rifarsi una vita dopo che il marito è stato incriminato per omicidio. La struttura a flashback porta lo spettatore a incuriosirsi e lo fa entrare agevolmente nei meccanismi della storia. Non molto in parte Gene Kelly che non riesce al meglio nel ruolo dello stralunato partner della protagonista. Cosa che non avviene per la splendida interpretazione della Sondergaard nei panni di Mrs. Manette. Da recuperare.

Un militare in licenza incontra una giovana donna che lavora come cantante in un locale equivoco ma è sempre innamorata persa del marito, finito in galera per omicidio... Nonostante la sceneggiatura tratta da romanzo di Maugham porti la firma di Herman Mankiewicz e la regia di Siodmak risulti abbastanza valida, un melodramma sentimentale non del tutto riuscito soprattutto per scelte di cast poco felici: troppo languida Durbin, poco credibile come mascalzone il solare Kelly, mentre risulta perfettamente in parte Sondergaard, madre iperprotettiva pronta a diventare suocera proterva.

Esito tutto sommato minore nella filmografia di Siodmak, un melodramma che in alcuni frangenti lascia emergere anche una certa anima noir, che probabilmente non ci si aspetterebbe vista la leggerezza del titolo. Se la regia è sempre inappuntabile, il cast va invece a corrente alternata: Harens è protagonista solo in apparenza, la morbida Durbin e Kelly erano molto più inclini alla commedia e al musical (infatti un paio di intermezzi canori ci scappano), ottima la Sondergaard madre possessiva e iperprotettiva, funzionale Whorf ambiguo giornalista. Finale buonista che accontenta tutti.