Un mondo sotto social - Film (2022)

Con i Soldi Spicci c'è da prendere o lasciare: la loro comicità è un po' fuori tempo, erede di una sicilianità che sa intenderla ancora come sfogo semplice, privo di orpelli, in cui si gioca con le facce, le espressioni, le smorfie, si abbozzano battute che a molti potranno sembrare oltremodo puerili... Eppure Claudio Casisa soprattutto, che dei due è l'anima più surreale e coraggiosa, si avventura in un modo di intendere la comicità fisico, caricaturale fino ai confini del ridicolo involontario, riuscendo in fondo a ottenere l'effetto voluto. Annandrea Vitrano è altrettanto spontanea ma più attrice tradizionalmente intesa:...Leggi tutto fa da giusto contraltare a Casisa con un'esuberanza che sovrasta la timidezza del partner e in alcuni casi trova comunque il modo per azzeccare la battuta giusta. Chi recita con loro si mantiene quasi sempre sulle coordinate dello stesso tipo di umorismo, con una recitazione spesso esasperata tendente alla macchietta. Basti vedere il comportamento sopra le righe delle tre amiche aspiranti influencer per capire come si muova il film, che ponendo il mondo dei social al centro della storia riflette quello che i Soldi Spicci conoscono meglio, considerando quanto lì siano seguiti.

Claudio (Casisa), che ha aperto una ditta per la promozione via social, si atteggia spudoratamente da milanese col consueto accento marcatissimo che dovrebbe far pensare ai suoi interlocutori quanto sia legato alla città italiana leader nel campo, anche se in realtà mai s'è mosso dal paesino siculo in cui vive. Purtroppo per lui non conclude grandi affari: il primo è con un'officina locale interessata a farsi un po' di pubblicità utilizzando i nuovi canali della comunicazione. L'anziano proprietario sembra entusiasta dell'idea, sua figlia Anna (Vitrano) molto meno, infastidita com'è dall'atteggiamento esibizionista delle tre influencer che dovrebbero spingere con i loro selfie a servirsi del locale sponsorizzato. Accetta tuttavia di comparire in foto pure lei. Quando un'azienda milanese che incredibilmente contatta Claudio per diffondere il proprio marchio, in quelle stesse foto casualmente la nota, se ne innamora e pretende di usare proprio lei come testimonial.

Claudio è titubante, ma considerata l'offerta di tremila euro della “Cosmetichella” non gli resta che implorare Anna di lavorare per lui. Lei sulle prime rifiuta sdegnata, poi accetta ma decide che, per imporsi in un mondo che non conosce, deve apparire il più naturale possibile e chiude il suo primo filmato condiviso del nuovo corso con un rumoroso peto. Fiumi di like, neanche a dirlo, ed eccola promossa a nuovo fenomeno social in rapida ascesa. La proposta "senza filtri" piace e Claudio ovviamente l'appoggia, ma gli imprevisti sono dietro l'angolo. Una trovata già ampiamente utilizzata, nei film in tema, viene qui sviluppata per lasciare spazio agli scambi tra i due ma in particolar modo ai contorsionismi facciali di Casisa, magari un po' rozzi (non è Jerry Lewis, né tantomeno Jim Carrey...) ma tutto sommato simpatici, in alcuni casi anche spassosi, se si accetta la proposta. La prima parte scorre discretamente, la seconda tende a scemare, la fase finale sembra interminabile, con ovvie lezioni morali e il definitivo avvicinamento tra i due.

Passati alla regia dopo un esordio non proprio brillante, i Soldi Spicci conservano il loro stile con qualche pregio e molti difetti, confermandosi coppia affiatata ma ancora poco matura per il cinema (goffo il rapporto tra Anna e l'Alfa Romeo Duetto che sogna di riparare e che "comunica" con lei attraverso i suoni prodotti dagli ingranaggi). Ciò detto, non è escluso che il film trovi i suoi ammiratori. In un panorama in cui un certo tipo di comicità va scomparendo, mantenerla in qualche modo viva non è sbagliato.

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