Thriller 40 - Documentario (2023)

Si racconta la genesi e tutto il lavoro promozionale, live e non, legato all'album "Thriller" di Michael Jackson, uno dei capolavori del pop nonché uno degli album più venduti della storia. Sebbene i fans più integralisti sapranno probabilmente già tutto o quasi, per chiunque altro le interviste - d'archivio e non - ad alcuni dei protagonisti del disco risulteranno interessanti, mentre un po' superflui sono gli interventi degli artisti moderni a riguardo. Notevoli la parte dedicata al celeberrimo videoclip, con John Landis e quella dedicata alle doti di ballerino di Jackson.

Documentario celebrativo dell’album più venduto di sempre raccontato da chi c’era e da artisti recenti. Piccolo accenno storiografico ai Jackson 5 e disamina poi delle canzoni più importanti. Si percepisce l’influenza che Jackson ha avuto sul mercato musicale (soprattutto dei neri) e quanto i suoni siano ancora attuali. Il miglior intervento è di Landis e anche di qualche musicista che ha davvero partecipato. Per arricchire il contenuto ci sono diversi backstage dei video (che hanno fatto epoca) e di qualche live concert.

Celebrazione di uno degli album simbolo della storia del pop, il vendutissimo “Thriller”. L'opera di Michael Jackson viene ampiamente sviscerata, con ampi spazi legati alla produzione e al marketing. Nulla di nuovo per chi conosce l'opera, con alcuni interventi non particolarmente interessanti e che si limitano a celebrare l'artista in modo acritico. Più interessante l'intervento del geniale John Landis, regista dell'altrettanto celebre video dedicato alla canzone che dà il titolo all'album, il quale, con grande coinvolgimento, racconta gustosi aneddoti sulla lavorazione del film.

Michael Jackson fu un grande performer di danza ed ebbe l'idea geniale di affidare a John Landis la realizzazione del suo videoclip più famoso. Tutto questo è abbondantemente raccontato nel documentario ed è la parte più interessante, mentre è noioso e agiografico il lungo soffermarsi su qualità innovative (decisamente sopravvalutate) del suo contributo alla musica pop.