The killer's game - Film (2024)

Assassino cui rimane poco tempo da vivere autorizza l'omicidio di sé stesso, scatenando il caos. La trama è abbastanza stuzzicante e l'intreccio non è da meno ed è scandito da un'azione regolare che non consente di annoiarsi: tra agguati, sparatorie e uccisioni brutali ce n'è per tutti i gusti, infatti. Il punto forte sta però nel saper mescolare in maniera equa action e commedia (motivo per cui "l'happy end" in pompa magna ci sta eccome), mentre all'interno del folto cast a spiccare è soltanto il bravo Bautista, perfetto (anche fisicamente) nella parte dell'anti eroe. Niente male.

Convinto di essere affetto da un morbo incurabile, un sicario professionista stipula un contratto con un'agenzia di killer per farsi ammazzare e consentire alla sua donna di ricevere un'assicurazione sulla vita a cui non avrebbe diritto in caso di suicidio... Lo spunto è solo un pretesto per una carrellata tarantiniana di assassini dai look bizzarri e dai modi fantasiosi che ovviamente sappiamo destinati a fare una finuccia dato che il bersaglio è un armadio quattro stagioni corazzato come Bautista. Il film può divertire a patto di prenderlo per il verso giusto ossia non seriamente.

Fondamentalmente una sciocchezza. C'è modo e modo di usare l'ironia; e qui siamo al modello base. E non basta un'infornata di killer strampalati, che  scimmiottano quelli di pellicole di un altro livello, giustificandoli con una comicità davvero spicciola, soprattutto trovandosi al cospetto di un protagonista che, per quanto si impegni, ha l'evidente agilità di un frigorifero (avran dovuto accelerare le scene dove corre, ma purtroppo non è bastato). Difficile salvare qualcosa, giusto qua e là qualche svolazzo acrobatico. Perdibile.