The great train robbery - Corto (1904)

Da non confondere con quello dell'anno precedente, è un altro corto su una rapina al treno. Ma qui i risultati sono completamente diversi, purtroppo al ribasso. La storia è semplice e ci sta, ma non c'è una regia incisiva: oltre a mancare, infatti, i movimenti della macchina da presa - sono gli attori che si muovono davanti ad essa - va detto che il regista rende confusi anche quei momenti narrativi che non dovrebbero esserlo. Niente di che, ma se proprio gli si vuole dare un'occhiata ce la si cava con appena di otto minuti.

Un anno dopo rispetto a Edwin S. Porter, anche Lubin porta sullo schermo una rapina a un treno. Il risultato, pur risultando discreto, è assai lontano dal suo predecessore, in quanto la messa in scena è un po' raffazzonata e gli accadimenti non sono ricostruiti in modo esemplare. La prima parte (riguardante la rapina vera e propria) è quella meglio realizzata, poi si scende di livello. Tenuto conto dell'anno di realizzazione, comunque, il prodotto non è disprezzabile, ed è dotato di un certo dinamismo.

Più che un remake, una scopiazzata bella e buona del magnifico Great train robbery di Porter, praticamente sovrapponibile come sceneggiatura e inquadrature. Insomma, un plagio, realizzato comunque piuttosto bene e in modo pressoché impeccabile, se si eccettuano alcuni dettagli che dimostrano un minor impegno produttivo. Non ci fosse stato l’originale, sarebbe stato apprezzabile, ma il confronto è necessario, e inevitabilmente la copia, oltre a denunciare la mancanza di originalità, mostra dei difetti.