The gingerdead man - Film (2005)

The gingerdead man
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The Gingerdead Man
Anno: 2005
Genere: horror (colore)

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Versione biscottata della BAMBOLA ASSASSINA, questo brutto B-movie firmato Charles Band ha dalla sua unicamente il trucco di John Carl Buechler, che ci consegna un omino pandizenzero quasi credibile, nella sua assurdità. Nel senso che le espressioni del volto, il corpo stesso riescono a mantenere davvero una certa ipotetica parentela con la loro origine dolciaria. Cotto sulla sedia elettrica, il killer Millard Findlemeyer (Busey) entra chissà come nel forno dove una bella pasticcera (Sydney) sta cuocendo il suo bell'omino di pandizenzero e si sostituisce al biscotto facendolo prender vita. Una volta fuori, si dedicherà ad accoppare chi...Leggi tutto gli passa intorno abusando del tipico ghigno kruegeriano accompagnato da patetiche battutine. Il film è tutto qui, ambientato praticamente per intero (e nel corso di un'unica nottata) nel retro della “Betty's bakery” dove lavorano la figlia e la moglie dell'uomo ucciso da Millard all'inizio. Il killer “risorto” vuole la sua vendetta ma pare non aver tanta fretta; così perde tempo come se già non ne perdessero abbastanza i protagonisti, chiusi nel retro della pasticceria; oltre alla ragazza e a sua madre ci sono anche un'amica della prima e la figlia (oca) del possibile acquirente dell'esercizio assieme al suo ragazzo. Quattro gatti che provano a tener su una sceneggiatura inesistente fatta di dialoghi tendenti allo sdolcinato, qualche zuffa al femminile e un'alcolizzata (la madre) che si districa tra il biscotto assassino e i topi. Se esiste l'esempio di un film che basa tutto sulla bizzarra invenzione che gli dà il titolo sperando che basti, è questo; e finché c'è lui in scena (per quanto l'interazione con gli esseri umani riesca assai difficile, viste le dimensioni contenute e l'impossibilità di renderlo spaventevole, nonostante chi da lui è minacciato finga autentico terrore) almeno un po' di curiosità resiste; ma dal momento che la gran parte del tempo la si passa ammirando gli occhioni dolci della Sydney o il seno costretto dell'amica si capirà che di orrore vero nel film ce n'è ben poco; diciamo niente. Giusto una coltellata in fronte e un dito tagliato fuori campo. Unico colpo di genio la tecnica utilizzata per far fuori il biscottino (anche se, come si vedrà, non è quella giusta). Busey naturalmente si vede solo nel prologo (vergognosamente allungato, con la seconda vittima, il fratello della protagonista, che ripete cento volte “posa l'arma” prima di farsi accoltellare), poi si limita a prestare la voce al biscottone posseduto, proprio come Brad Dourif faceva con il suo Chucky.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 3/11/11 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 18/09/15
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Kekkomereq 7/11/11 20:32 - 358 commenti

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Che gran delusione questo film diretto da Charles Band, creatore di serie cult come "Trancers" e "Puppet Master". Più che una commedia horror, questa è una commedia nera con elementi sovrannaturali, anche se i buchi nella sceneggiatura non ci permettono di capirlo. Per non parlare poi degli attori, che continuano a comportarsi stupidanente per tutto il film; e anche se dura 60 minuti, i tre ne fanno di cotte e di crude. Se siete fan dei film della Full Moon non sprecate tempo con "The Gingerdead Man" ma guardatevi Puppet Master.

Puppigallo 3/11/11 16:57 - 5273 commenti

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Uno psicopatico non porta a termine il suo lavoro (lascia in vita una persona). Ma grazie alla madre strega, dopo essere stato giustiziato, torna come biscotto assassino per completare l'opera. E' la trama di questo a dir poco coraggioso filmetto (un'ora e dieci), che vede all'opera l'uomo biscotto (nato da sangue, impasto e elettricità). Il solo averlo pensato e realizzato, oltre ad alcune scene assurde (l'uomo biscotto che guida, che insulta un ratto e che viene addentato e masticato), gli fa meritare un pallino extra. Ovviamente, tolto lo zuccherato protagonista, non resta proprio nulla.
MEMORABILE: Busey schizzato, che fa una strage; L'uomo biscotto: "Non indicare, donna!". E le taglia il dito; "Vuoi uccidere l'uomo biscotto?" (detto seriamente).

Anthonyvm 1/05/20 16:57 - 5684 commenti

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Uno dei lavori meno squilibrati di Band, che punta all'essenza dello slasher sovrannaturale e tira fuori un villain decisamente sopra le righe: un omino di marzapane killer, in anticipo su Krampus. Il plot è assai lineare e pare uscito direttamente dagli '80 (non a caso è una scopiazzatura di Bambola assassina). Cheesy ai massimi livelli, fra personaggi che agiscono ignorando ogni logica, battutine scontate, adorabili SFX gommosi del compianto Buechler. Sciocco e conscio di esserlo, ma almeno non noioso (anche perché dura pochissimo). Vedibile.
MEMORABILE: Il mega-biscotto in forno; Il dito mozzato; L'omino con la pistola; L'omino guida un'auto usando prolunghe per i pedali; L'omino decapitato a morsi.

Caveman 8/12/20 16:00 - 523 commenti

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Un killer (Busey) fa una strage in una tavola calda, risparmiando la figlia del proprietario; verrà abbrustolito sulla sedia elettrica. La madre del maniaco, grazie alla magia nera, compie una specie di maleficio e fa trovare le spoglie del figlio alla sopravvissuta pasticcera. Busey, come Dourif in Bambola assassina, mette prima il corpo e poi solo la voce, il compianto Buechler crea un omino di pan di zenzero cult. Scarne location e pochi attori, ma intrattiene.

Siska80 2/05/21 16:53 - 3789 commenti

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Dopo l'interessane strage iniziale (che lasciava presagire, per contrapposizione, una raffica di sequenze esilaranti), il film gira a vuoto commettendo il gravissimo errore di prendersi eccessivamente sul serio; non soltanto: l'idea di base è surreale e ridicola, quindi ci si aspetterebbe una recitazione volutamente sopra le righe. Invece no, si insiste col volere rendere attendibile ciò che non ha senso alcuno (il cast sembra crederci davvero!), quando sarebbe stato meglio seguire la scia de La casa 2 (una palese parodia dell'horror splatter).

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  • Discussione Caveman • 8/12/20 16:03
    Servizio caffè - 403 interventi
    Nella sua totale scarsità di budget merita un plauso enorme il lavoro svolto dal compianto John Carl Burechler. Un artista in grado di rendere ""verosimile"" un omino di pan di zenzero.

    Tanto di cappello!