The body, il corpo, parrebbe sia proprio quello di Cristo. Scavando a Gerusalemme viene alla luce una tomba in cui sono conservate le ossa di un uomo crocifisso, sepolto nella tomba di un ricco: è questo il primo indizio che associa il corpo a quello di Gesù. Non l'unico, naturalmente, visto che subito il Vaticano e i servizi segreti israeliani ci mettono gli occhi sopra. Ad aiutare l'archeologa locale (Olivia Williams) la Chiesa spedisce un prete con trascorsi di guerra (Antonio Banderas, che evidentemente lo faccia da prete "normale" proprio non non ce l'aveva) sperando che questi possa arrivare a dimostrare che le ossa non appartengono a Cristo (il quale invece...Leggi tutto è risorto, ci mancherebbe!). Da un’unica buona idea (avuta dall'autore del romanzo da cui il film è tratto, Richard Ben Sapir) un film che non riesce assolutamente trovare una storia capace di sfruttarla. Si abbozza un intrigo fanta-politico buttato lì, si mette in condizione Banderas di partecipare a qualche prevedibile scena d'azione e a un rapporto (platonico, naturalmente) con la protagonista femminile. L'attore si strugge, la sua fede vacilla ad ogni nuovo indizio, ma poco altro può fare e portare avanti la medesima situazione per un’ora e trequarti rende il film inevitabilmente monotono, nonostante gli sforzi per nascondere I'incapacità di offrire sviluppi interessanti. E così si arriva al ridicolo finale, che distrugge definitivamente l'approccio storico curioso col quale si era discretamente aperto. Non è solo colpa sua, ma Banderas prete proprio non è credibile. Banalità a piene mani.
Mediocre popettone a tema mistico-spiritual-religioso che parte da una premessa troppo impegnativa (il mistero della resurrezione di Cristo) per essere pienamente soddisfatta. Il risultato è infatti un pasticcio confuso impregnato di pseudo-dotte e banali dissertazioni teologiche e di misteri quà e la disseminati che non trovano mai una logica (o meno) spiegazione con un Banderas quanto mai fuori posto. Involontariamente demenziale.
Una archeologa israeliana giovane, bonazza e in canottiera (no, non è Lara Croft) scopre i resti di un uomo crocifisso dentro una tomba: ma non sarà mica LUI? Per evitare imbarazzi, il Vaticano le affianca un prete prestante, atletico, ex combattente (Banderas, credibile no?). I due prima si bacchettano, poi fanno comunella (fino a che punto?). Spunto bizzarro, svolgimento pedestre da action fracassone e sconclusionato, appesantito da discorsi teo-filosofici. Vien a proposito il detto "scherza coi fanti e lascia stare i santi".
Ritrovamente archeologico a Gerusalemme di un uomo crocifisso duemila anni fa. Se l'idea di fondo è buona, o perlomeno intrigante, non altrettanto si può dire di un film che sicuramente si sforza di descrivere l'ambiente-polveriera costituito da Israele oggi, ma che sul resto fa acqua. Pessima la sciatteria e frettolosità dei dialoghi di uomini che dovrebbero essere tormentati dal dubbio e qui sembrano casuali; banale il rapporto tra il prete (fintissimo!) e l'archeologa (pure). Stupido il finale, degno di cotanta accozzaglia di stupidaggini.
Lo spunto poteva anche essere interessante, ma lo script è veramente un'accozzaglia di deliri pseudo-teosofici che rasentano (e talvolta raggiungono) il ridicolo. Banderas è in un periodo assai prolifico, nello stesso anno recita anche in Original sin e Spy kids, in entrambi i casi con risultati senz'altro migliori. La Williams (moglie di Bruce Willis ne Il sesto senso) è in gamba, ma anche lei mortificata da dialoghi imbarazzanti. Sempre elegante Derek Jacobi. Peccato, visto il soggetto e il cast poteva uscirne fuori un film interessante.
Tratto dall'omonimo romanzo: un gesuita viene inviato dal Vaticano a Gerusalemme per indagare su un corpo ritrovato in una cripta. Thriller mistico davvero fiacco. Intrattiene pochissimo, con dinamiche che risultano forzate e tuttalpiù sfilacciate. Regia poco efficace di McCord. Antonio Banderas in un ruolo che non gli si addice. Una visione basta e avanza.
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HomevideoXtron • 11/05/12 17:19 Servizio caffè - 2233 interventi