Ottimo horror iberico. Molto cupo, con protagonisti che sono vere e proprie carogne: naturalmente i giovinastri, ma anche la coppia borghese da loro rapita non scherza e si rivelerà uguale se non peggio. L'ambientazione del monastero abbandonato è inquietante e suggestiva, non mancano effetti di sangue e si segnala anche una bella e tesa parte finale. Da riscoprire perché merita e molto.
MEMORABILE: Il finale: la borghese va nella catacomba e...
Prodotto spagnolo che si distingue per una crudeltà particolare, non dissimile da alcune produzioni italiane; da una prima parte veramente feroce, degna di noir nostrani come Milano odia, si passa poi a una seconda più propriamente horror ambientata in un'antica magione in cui tra allucinazioni e fantasmi nemesiaci si consuma uno slasher non privo di momenti splatter caserecci ma efficaci nonché deviazioni erotiche e un'atmosfera spettrale d'effetto. Lavoro di serie B, ma morboso e sinistro come solo il cinema mediterraneo di quegli anni riusciva ad essere e quindi irresistibile.
MEMORABILE: La testa esplosa.
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Más allá del terror è un curioso horror ispanico sceneggiato (e prodotto) da Juan Piquer Simón, personaggio noto da noi per due pellicole bis di certo interesse:
Mil gritos tiene la noche (1982), uscito in Home Video come Pieces e caratterizzato da un plot rubato, assieme alla colonna sonora, al Rosso sangue di Massaccesi;
Slugs - Vortice d'orrore (1988), un interessante eco-vengeance a base di lumache killer piuttosto esplicito e disgutoso per la riuscita dei rivoltanti effetti speciali.