Tapirulàn - Film (2022)

L'esordio della Gerini alla regia è interessante ma imperfetto. La struttura del film (che la vede quasi sempre di corsa nel suo appartamento mentre svolge allo stesso tempo attività di counseling) è accattivante ma non tutte le storie sono azzeccate e alcune anzi sono di rara banalità. Sicuramente lei sa gestire gli spazi e il film in questo senso non annoia, nonostante l'unità di luogo, ma la sceneggiatura avrebbe dovuto andare un po' oltre. Bravissima comunque come attrice, così come riuscito è il resto del cast. Non male ma poteva essere di più.

Buon esordio per la Gerini regista, racconta in modo singolare i drammi umani e le avversità quotidiane che, talvolta, non si ha la forza di superare. Così la Gerini interprete incarna una counselor sempre disponibile ad ascoltare, correndo sul tapis roulant in modo ossessivo. Nonostante il film sia pressoché interamente girato all’interno dell’appartamento non si cade nella noia grazie soprattutto alle doti recitative della protagonista. Non si può dire lo stesso per altri del cast che, al contrario, rischiano di scivolare nel manierismo e nella teatralità che qui poco ci azzecca.

Dopo una ventina di minuti si capiscono le caratteristiche e anche i limiti del film. Perché la monolocation dei limiti te li pone, perché lo stile didascalico in parte dei dialoghi e soprattutto nelle situazioni che si accavallano di fronte alla protagonista rimangono purtroppo cifra caratteristica dell'intero girato. Per fortuna come ritmo non soffre e alcuni personaggi tentano di uscire dal prevedibile. E la nostra counselor mantiene sufficiente piglio e freschezza in un mare di banalità. Voto bonario.