Disinibita istruttrice di yoga ha una relazione con un amico gay con il quale concepisce un figlio. Ultima opera non memorabile del grande regista John Schlesinger, è una commedia che cerca di rivitalizzare la commedia sentimentale holliwoodiana ma lascia delusi a causa della limitatezza della sceneggiatura, priva di spunti interessanti e con dialoghi banali e della brutta prova di Madonna davvero inadeguata come attrice. Molto meglio Everett.
Gay fa un figlio con un'amica, ma dopo 6 anni lei vuole sposarsi con un altro e portare via il bambino. Il tema della paternità con le sfumature giuridiche tra affettività e biologia è decisamente interessante e attuale, soprattutto se si lega a quello sui diritti civili. Ma qui l'esito è imbarazzante: una commediola superficiale, dall'andatura da soap opera, con situazioni e dialoghi frivoli e boulevardier, con attori incapaci. Lieve ripresa sulla parte più drammatica, ma comunque ben al di sotto delle aspettative.
Piuttosto brutto. Madonna forse è meglio che rimanga cantante e basta, dal momento che le sue performance cinematografiche sono tutte pessime. Questa commedia-dramma non è da meno. Curiosa l'idea della coppia formata da una donna e un omosessuale che hanno concepito insieme un bimbo, ma poi il film viene annacquato in atmosfere drammatiche, arrivando a un finale osceno.
Madonna e Rupert, due amici nella vita come nel film (dove sono accomunati anche dalla perdita di un caro amico in comune). Divertente e amara commedia di interni ma con evidenti forzature di regia, come ammetterà il regista successivamente: "Mi sono fatto intimorire dalla personalità di Madonna"... La scelta dell'insegnante di yoga ricadde sulla Ciccone che pratica questa disciplina da anni. Il primo tempo è pura commedia, il secondo chiede troppo alla comprensione degli spettatori. Alcuni momenti magici, ma non bastano per definire il film riuscito.
Da un regista che ha fatto sicuramente qualche film memorabile e qualche onesto prodotto d'intrattenimento, ci si aspettava comunque di più; invece ci troviamo di fronte a una commedia agrodolce abbastanza insulsa, tutta basata su un'estetica gay francamente patetica, che permette a Rupert Everett l'ennesimo sdoganamento in un ruolo da omosessuale. Il film strappa qualche sorriso e si fa seguire nella prima parte, con una Madonna tutto sommato accettabile, poi degenera in un dramma sociale caratterizzato da insulsi colpi di scena. Mediocre.
E che può esserci di nuovo in un film dove Everett fa la parte del gay? Ok, forse dieci anni fa il tema dell'affidamento di un figlio a genitori single o ad omosessuali era relativamente nuova... Il film inizia come una commedia, un elemento psicologico complesso come il desiderio di maternità "ad ogni costo" della matura Abbie è trattato in maniera leggera e scherzosa. Nella seconda parte, esplodono i conflitti, sia personali che legali, prevalgono toni impegnati che non sono molto nelle corde né di Everett né di Madonna. Poco riuscito.
MEMORABILE: Lui fa il giardiniere, lei insegna yoga. Perché sottovalutare il potenziale "cool" di altre professioni, quali il bancario o la lavandaia?
Credo che questo film avrebbe potuto decollare mantenendosi in quota (certo, non altissima) senza la presenza di Madonna. Rupert Everett è un attore capace di trasferire il suo vissuto (decisamente consistente) in ogni personaggio che interpreti, leggero o profondo che sia. E anche qui mette del suo, catturando l'attenzione. Sebbene il regista sia inglese, lo stampo della commedia è tipicamente americano. Dunque "sai che c'è di nuovo?" Nulla, a dire il vero. Però il film è guardabile (con poche aspettative).
Lo spunto della sceneggiatura non era neanche tanto male: un legal drama alla Kramer contro Kramer in chiave gay aggiornato agli anni Duemila; peccato però che sia liquidato tutto in fretta e furia come una qualsiasi fiction tedesca trasmessa in estate da Canale 5. I pochi momenti simpatici si reggono tutti sulle spalle di Everett e la superficialità regna sovrana. Madonna qui non è così male ma certamente non è la Streep. Ottima la colonna sonora, ma sembra proprio un'occasione mancata, peccato.
John Schlesinger HA DIRETTO ANCHE...
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