Robinet innamorato di una chanteuse - Corto (1911)

Invaghitosi di una sciantosa vista a teatro, Robinet farà di tutto per vederla. Non sarà così facile e, ovviamente, gliene capiteranno di tutti i colori. Nonostante la brevità, otto minuti, questa comica presenta qualche lungaggine eccessiva nella prima parte. Ma il problema principale è che risulta poco divertente, suscitando quindi ben pochi sorrisi ed ilarità: in questo lavoro i meccanismi comici non funzionano bene. Anche la chiusa non è riuscita. La gestualità di Perez è la migliore freccia all'arco del corto.

Deliziosamente spiritosa questa pellicola, con un Perez in gran forma, sia recitativa che autorale. La prima parte al cafè chantant è frizzante nella descrizione dello spettatore fastidioso e della sua ricerca della cantante per la quale ha il colpo di fulmine. Dopo un calo centrale, si ritorna alla grande con l’irruzione in camera e l’entrata in scena strepitosa dei due poliziotti danzerini (davvero magistrali). Scoppiettante l’interpretazione del protagonista, un fool-idiota marionettistico che riempie la scena.

Robinet non sfugge a nessuna delle insidie del café-chantant. Né a quelle erotiche (si innamora della sciantosa), né a quelle fisiche (cade persino nella botola di scena). La parte più divertente è quella iniziale, con il protagonista (qui assai efficace, quasi alla Linder, che disturba il pubblico. C’è nel finale un’idea azzeccata e sorprendente: i due poliziotti che, in linea con la trama, pattugliano simultaneamente a passi di danza. Discreto.