Queen crab - Film (2015)

Produzione firmata Polonia Bros. con una mega-granchiona a piede libero in una cittadina americana. I valori produttivi sono quello che sono e la storia ha poco o nulla di originale (anche se il rapporto filo-erotico tra la ragazza e il crostaceo ha un suo fascino trashoide, specie durante la cavalcata in stile Tammy e il t-rex), tuttavia il bestione mosso in stop-motion con effetti di sovrapposizione degni dei film di Bert I. Gordon è degno di applausi. Non si può dire lo stesso degli altri visual effects, decisamente amatoriali. Peccato per il ritmo moscio e il bodycount esiguo.

Ennesima produzione letargica che non ha nulla di buono né di originale da offrire allo spettatore: il solito mutante da laboratorio semina il panico in città con l'aiuto di una consistente prole, ma ci pensa l'eroe di turno a levarlo di mezzo. Design e movimenti dei granchi sono ridicoli ed è imbarazzante vedere le vittime degli attacchi (da parte di un numero esiguo di bestie, per altro!) gettarsi in terra e lasciarsi dilaniare senza neanche tentare di difendersi (cosa che avviene dopo un bel pezzo dall'inizio del film). Cast mediocre, regia semi amatoriale. Bocciato in pieno.

Direttamente dalla Polonia Entertainment and Cinegraphic Productions uno di quei film che entra di diritto tra i "so bad so good" e rende piacevole anche solo un'oretta e venti del nostro tempo. Granchi modificati che invadono una desolante cittadina americana mettendo in moto una serie di episodi che vanno dal grottesco al ridicolo, passando per qualche sequenza "sanguinosa". La Miller balla nuda in riva al lago mentre la Metz scende dai tacchi per impartire una lezione di kung fu a uno spocchioso vicesceriffo. Ah, gli effetti sono da Commode 64 ma poco ce ne cale...