Spia russa entra in Gran Bretagna sotto false vesti per compiere un sanguinoso attentato. L'agente inglese John Preston è sulle sue tracce... Thriller accettabile, nonostante qualche scena poco riuscita, un ritmo decisamente basso e una regia poco ispirata. Ma per fortuna c'è Caine che, con collaudato mestiere, tiene in piedi la baracca. D'altronde il ruolo di agente segreto lo conosce a menadito. Ottimo anche il resto del cast, Brosnan, Beatty e Glover su tutti.
La spy story di cui non si sentiva la mancanza. Michael Caine in Inghilterra sulle tracce di Pierce Brosnan, spia venuta dal freddo con terribili propositi. Plot classico condotto senza particolare brio né classe. Non conosco il romanzo da cui è stato tratto.
Spia russa deve far esplodere una bomba atomica in Inghilterra per incolpare gli Usa e far insorgere gli inglesi contro la Nato. La trama potrebbe anche essere interessante (anche se la sceneggiatura oscilla tra confusione e semplificazione), ma la realizzazione è quanto mai piatta, o meglio didascalica. Il regista si preoccupa di esporre la vicenda senza interpretarla, quindi senza emozione e senza voli. Una spy-story avrebbe meritato maggiore tensione e sorpresa.
Spy story molto interessante nelle premesse, con qualche scena efficace (la corsa in auto in mezzo ai manifestanti fuori dalla base aerea, per esempio) e un buonissimo cast, in cui svetta con la consueta bravura e dedizione Michael Caine, che ripropone (sotto altre spoglie) il suo Harry Palmer, agente segreto connotato da un understatement di cui è del tutto privo il suo trendyssimo contraltare Bond. Peccato che la regia sia banale e il ritmo decisamente sonnacchioso. Per fans del genere.
Ennesima spy-story tratta da un altro fortunato romanzo di Forsyth. L'Inghilterra anni '80 è il background della sfida tra un agente russo (Brosnan) e un suddito di Sua Maestà (Caine); in nuce: un attentato nucleare da sventare. Tutto scorre in maniera molto piatta anche se Caine è sempre bravino ed alcune scene-atmosfere non deludono gli appassionati di spionaggio. Appena sufficiente.
Macchinazione spionistica tratta da un romanzo di Forsyth. La storia è potenzialmente interessante ma il film è stato affidato ad un regista che dirige senza personalità. La tensione latita (peccato mortale per un film di spionaggio), nonostante la ricostruzione ambientale e la "confezione" tecnica siano sufficienti. Del cast, il migliore è Caine, perfetto per il ruolo.
Non male, ma poteva indubbiamente essere meglio. La storia è di per sé banale e non è aiutata dal ritmo soporifero, che allontana tra i loro i momenti migliori. Caine e Brosnan sono perfetti per i rispettivi ruoli e la seconda parte si fa leggermente più serrata. Un'occasione mancata nel complesso, ma comunque un film guardabile.
Bel film di spionaggio ambientato durante la guerra fredda e tratto da un romanzo di Frederick Forsyth. Regia e sceneggiatura sono buone, il ritmo incalzante, passo dopo passo si arriva al finale in un crescendo di tensione. Reparto attoriale azzeccato con due bravi Caine e Brosnan e la bella Joanna Cassidy.
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