Puffball - L'occhio del diavolo - Film (2007)

Puffball - L'occhio del diavolo
Locandina Puffball - L'occhio del diavolo - Film (2007)
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Titolo originale: Puffball: The Devil's Eyeball
Anno: 2007
Genere: drammatico (colore)

Cast completo di Puffball - L'occhio del diavolo

Note: Tratto dal romanzo omonimo di Fay Weldon.

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Tutti i commenti e le recensioni di Puffball - L'occhio del diavolo

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/02/14 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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Buiomega71 28/02/14 01:09 - 3122 commenti

I gusti di Buiomega71

Astruso, indefinibile, spiazzante, profondamente e visceralmente roeghiano. Sfugge a ogni possibile genere incasellabile tra maternità ossessiva, follie femminee, sesso, incubi ora agghiaccianti ora sanguinosi, flash visivi di rara suggestione, atmosfere ipnotiche e arcaiche. Sbanda in alcuni momenti pacchiani (la terribile CG dello sperma che feconda l'ovulo, una penetrazione ai limiti dell'hard) e non si sa bene cosa voglia dire Roeg. Puro distillato roeghiano e summa del suo cinema più sovversivo. Chi ama Roeg andrà in visibilio, si astengano tutti gli altri.
MEMORABILE: I fiammeggianti incubi tra sanguinose pugnalate e bambini deformi; Il ghigno agghiacciante della Tushingham sul lettino della morgue; I folli riti voodoo.

Nicolas Roeg HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione Buiomega71 • 28/02/14 10:42
    Consigliere - 27279 interventi
    Mi diventa un pò difficile parlarne, in quanto film roeghiano, visceralmente e intesamente, fino al midollo.

    Cosa voleva dire Roeg con questo film? Il punto e proprio questo

    Astruso, ermetico, che sfugge a ogni possibile incasellamento di generi (Horror? No davvero. Fantasy?, per nulla. Mistery? Non direi, Thriller? Ma manco per sogno), eccentricità d'autore , chiusa in sè stessa, dove Roeg gioca (a quasi ottant'anni suonati) ancora con le sue angoscie personali, il suo modo visionario e eccentrico di fare cinema ipnotico e magnetico , e non ha perso un grammo della sua personalità anarchica e sovversiva

    Mi chiedo, oggi, con quale coraggio produrle un film del genere (fuori tempo massimo, fuori da ogni schema, fuori dal tempo, fuori da tutto)

    C'è tutto quello che si può amare in Roeg, che pare quasi una summa antologica del suo cinema.

    C'è il sesso realistico e selvaggio( carnale, strabordante, intenso) di A Venezia...o del [b]Lenzuolo Viola, c'è la sospensione "fantastica" e straniante de L'uomo che cadde sulla terra, c'è la visionarietà nera di Oscuri Presagi, ci sono le "streghe" e i loro intrugli di Chi ha Paura delle Streghe?, c'è la natura (dal sentore pagano e celtico, quasi alla Wicker Man) di L'inizio del Cammino, c'è la follia e il delirio di Mille Pezzi di un Delirio (che personalmente resta il capolavoro roeghiano), c'è il nonsense e l'isolamento di Eureka, le stramberie di Insignificance, c'è tutto Roeg (nel bene e nel male), nell'atmosfera, nelle location, negli sprazzi visivi da mozzare il fiato, negli interni quasi "favolistici" e liberty delle abitazioni.

    Truffaldino spacciarlo per horror (che horror non e, dove non ci sono ne occhi ne tantomeno diavoli), sarebbe da incasellarlo come genere "roeghiano" in toto.

    Alla fine ti chiedi se Roeg c'è o ci fà, in questa strampalata storia di una giovane restauratrice che mette in sesto un cottage nella fangosa campagna inglese

    Qui una sciroccatissima Rita Tushingham (davvero orribile megera), insieme alla figlia Miranda Richardson, vuole a tutti i costi strapparle il figlio che la giovane porta in grembo

    Quindi via di deliranti rituali voodoo, tra orinate nei boschi, "funghi fallici fatati", intrugli tra sperma e erbe "miracolose", trasformati poi in "potenti" liquori afrodisiaci

    Poi la ragazza, però, ha un aborto spontaneo che le inzuppa i pantaloni di sangue, allora la "family" le manda il maschio/stallone per procreare una seconda volta!

    In mezzo a questi "pezzi di delirio": un bambino che continua a sussurrare "daddy" (ma non si vede mai), sbronze, scopate selvagge sulle rocce "magiche" da sapori pagani, nei fienili, da terco e da davanti (insomma, Roeg ci và giù pesante), Sutherland che invoca odino e gli dei (che pare uscito da scientology), ralenti improvvisi e insensati, flashback incomprensibili-e non spiegati-di casette che bruciano con all'interno neonati, parrucche che svolazzano carezzate da venti soprannaturali, sprazzi di incubi sanguinosi tra pugnalate al pancione, neonati deformi, follie femminee, la Tushingham che si aggira nei boschi vestita da megera e con una palla "baviana" tra le mani scheletriche, travagli, scarpine di bimbo nascoste nei muri, culle vuote, cani testimoni di follie, ragazzine problematiche e guardone, sfere bianche che racchiudono feti, parti, voglie ossessive di maternità a tutti i costi, fango, pioggia, sprazzi naturali e bagliori incantevoli...

    Fiaba sulla voglia di essere madre? Sulla fecondazione e sulla fertilità?

    Quello che e certo e che Roeg non scende a compromessi, fa ancora cinema come piace a lui, e se ne frega delle convenzioni

    A momenti visivi bellissimi, si contrappongono altri davvero terribili (la bambinesca CG che mostra lo sperma che feconda un ovulo, una penetrazione oltre i limiti dell'hard che anticipa, in qualche modo, il Gaspar Noè di Enter the void, il feto che si forma pian piano, alcune pacchianate come i momenti di "magia nera")

    Il ghigno mortifero e macabro della Tushingham sul lettino della morgue, e di quanto più agghiacciante abbia mai visto negli ultimi anni (che fa il paio con la megera cadavere dell'episodio baviano de La Goccia D'Acqua di I Tre Volti della Paura)

    Insomma, inclassificabile sotto tutti i punti di vista e per qualsiasi latitudine lo si guardi. Per chi , come il sottoscritto, ama incondizionatamente il cinema di Roeg , si può andare in visibilio (anche se in quasi due ore di film, almeno la prima metà, risulta un tantino noiosetta), tutti gli altri si astengano (anche chi detesta che un autore si citi addosso, e pensa che faccia sempre lo stesso cinema di trent'anni fà)

    Inutile rimarcare la bellissima fotografia di Nigel Willoughby , la penetrante musica celtica di Chris Crilly e degni di nota gli incantevoli titoli di coda che perdono man mano di cromatismo, fino a diventare in b/n.

    Due curiosità personali.

    La prima su Leona Igoe, che ha gli stessi occhi e lo stesso sguardo di Theresa Russell (ma guarda tu il caso), anche se alquanto bruttina, ma molto roeghiana

    La seconda e che ho 14 film di Roeg in videoteca, sono passati 14 anni dall'ultimo Roeg che ho visto (Mille pezzi di un delirio), e siamo nel 2014. Il 14 pare numero cabalico roeghiano "buiesco", quasi quasi lo gioco su tutte le ruote

    Che i roeghiani esultino (non senza qualche riserva), i "profani" evitino con cura questo strampalato e eccentrico delirio d'autore.
    Ultima modifica: 5/12/18 21:35 da Buiomega71
  • Discussione B. Legnani • 24/11/18 16:16
    Pianificazione e progetti - 15239 interventi
    E' morto Nicolas Roeg...
    Ultima modifica: 24/11/18 16:16 da B. Legnani
  • Discussione Zender • 24/11/18 17:40
    Capo scrivano - 49109 interventi
    Nooo, che brutta cosa! Novantenne, comunque. Ha dato molto al cinema, a modo suo. Inutile citare prima di tutti la Venezia rosso shocking.
    Ultima modifica: 24/11/18 17:40 da Zender
  • Discussione Buiomega71 • 24/11/18 18:19
    Consigliere - 27279 interventi
    Se ne va' un pezzo di me, di quei MILLE PEZZI DI UN DELIRIO di cui il suo cinema personalissimo mi ha fatto innamorare
    Lo immagino disteso su un LENZUOLO VIOLA, in attesa di esclamare EUREKA, in viaggio verso L INIZIO DEL CAMMINO, in un paradiso ROSSO SHOCKING, e che non ci siano SIGNORE IN BIANCO che facciano PUFFBALL e che non abbiano paura delle streghe

    Che OSCURO PRESAGIO che è la vita e caro Nick?

    Nel CUORE DI TENEBRA dell' ignoto ti mando il mio triste commiato, irriverente e sfacciato maestro. E che Dio benedica i trenini

    Addio piccolo grande uomo che CADDE SULLA TERRA
    Ultima modifica: 24/11/18 20:42 da Buiomega71
  • Discussione Caesars • 27/11/18 13:10
    Scrivano - 17014 interventi
    Accidenti, leggo solo in questo momento la notizia. Sicuramente aveva già una certa età, ma il dispiacere è enorme ugualmente.
  • Discussione Mco • 27/11/18 15:28
    Risorse umane - 9994 interventi
    Che trsitezza.
    Inoltre il dispiacere è doppio, visto che a soffrirne in particolare è anche un amico come Buio... :-((