Un fotografo viene ingaggiato per immortalare la fine sulla sedia elettrica di un condannato a morte, ma certi indizi suggeriscono che l'uomo è innocente. Dignitosa produzione televisiva che parte come un classico dramma di denuncia per poi imboccare la strada del mystery, senza comunque trascurare il background di critica sociale alla base del plot. Regia, cast (come sempre notevole Roy Scheider) e valori produttivi sono di buon livello, mentre lo script inciampa talvolta in qualche cliché inutile (la love story). Ci si risolleva nel finale, adeguato e intelligentemente pessimista.
MEMORABILE: I flashback del presunto assassino durante la corsa in cortile; La foto della morte della compagna di Scheider; La "rivolta" di Scheider nel finale.
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