Numbers - Film (2020)

Le persone sono numeri da uno a dieci, la loro vita è regolata da leggi e pratiche stringenti. Ma una nuova vita, può cambiare le cose. Incubo distopico, di chiara origine teatrale, dal tempo e luogo indefinito: l'idea di partenza non è male, ma manca la novità. Ciò che si vede non è certo nuovo ed originale ed il finale ne è la piena conferma. Ovvie le coloriture politiche: il "regista" e sceneggiatore Sencov è un ucraino condannato dal regime russo a vent'anni di galera. Gli intenti sono nobili e lo "spettacolo" non è malvagio, ma manca della forza che lo renda memorabile.

Undici individui rinchiusi in un ambiente controllato, sovrastato da un "dio" capriccioso e indifferente. Facile ma folgorante satira sull’autoritarismo, religioso e politico, sulla sopraffazione della libertà e l’assuefazione al potere (non a caso l’autore e regista ucraino ha diretto il film dal gulag russo dove era prigioniero politico). Un’allegoria grottesca che funziona bene nel contesto fortemente teatralizzato, che esalta l’idea di vita come recita e gioco di ruolo. Amaramente graffiante, con un umorismo tipicamente e felicemente slavo.