New religion - Film (2022)

Una giovane escort perde la figlia in un incidente e da quel momento un cliente inizia a farle strane richieste. Il problema meno grave del film è certamente il basso budget; quanto al resto, va detto che lo spunto è singolare e interessante, sebbene purtroppo lo snodo commetta l'errore di mettere troppa carne sul fuoco, per poi concludere in maniera affrettata creando un'evidente stonatura. La protagonista se la cava (il rimanente cast molto meno), ma arrivare alla fine è arduo per chi non è avvezzo a certe soluzioni registico/narrative del cinema nipponico.

Separata dal marito, Miyabi devastata per la morte della figlioletta vive facendo la escort per un'organizzazione; quando un misterioso cliente le propone di posare per alcune istantanee di parti del suo corpo, comincia a percepire sempre più lo spirito della bambina intorno a sé. Film giapponese che si esaurisce nel ricreare esteticamente atmosfere ambigue, morbosità voyeuristiche (alla Araki) disinteressandosi della coerenza narrativa che oscilla tra un tiepido realismo e fantasticherie assortite e in cui l'elemento horror è veramente ridotto al minimo. Irrisolto, suscita ben poco.

Diventata una squillo dopo la morte della figlioletta in un incidente, Miyabi acconsente alla richiesta di un cliente facendosi fotografare parti del corpo, e questo sembra misteriosamente avvicinarla all'anima della bambina... Film giapponese dal basso budget ma dalla alte ambizioni che, bordeggiando fantascienza e horror senza però abbracciare né l'una né l'altro, vuol parlare non solo delle elaborazioni del lutto ma anche di sette esoteriche, di terrorismo, dei confini tra vita e morte. All'inizio questo magma intriga, ma ben presto la fumosità diventa manifesta e affiora la noia.