Ero partito per vedere una curiosità d'antiquariato, ho assistito a un gioiello che sarebbe riduttivo definire documentario. I 114 filmati restaurati (durata standard 50 secondi) di cui è composto il montaggio sono raggruppati per capitoli tematici e contrappuntati da un commento sempre pertinente e utilissimo a capire l'importanza e la perizia degli operatori, che con mezzi tecnici limitatissimi riuscirono a realizzare dei veri e propri minifilm, caratterizzati da grande gusto compositivo. Gli appassionati di cinema dovrebbero vederlo.
Immenso inno d'amore per il cinema ma anche straordinaria e coinvolgente lezione sulla settima Arte. Il merito è ovviamente in gran parte dei fratelli francesi e dei loro operatori, ma anche di chi ha saputo mettere in evidenza le stupefacenti caratteristiche e le notevoli qualità dei loro cortometraggi, dimostrando come gran parte del cinema che verrà viene da quelle che sono delle vere e proprie micropellicole.
Ma non c'è alcuna freddezza e seriosità accademica, anzi: si ride, ci si diverte, ci si meraviglia. Insomma ci si emoziona molto come dovrebbe sempre accadere quando si va al cinema.
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DiscussioneZender • 12/10/16 09:44 Capo scrivano - 3 interventi
Tu quoque, Tarabas! Mastrandrea supera ufficialmente Johnny Deep nella classifica dei nomi più sbagliati con lo stesso errore. Sarebbe quasi da consigliargli di cambiare cognome...
Trovo profondamente scoretto e sgradevole che uno decida di chiamarsi Mastandrea e non Mastrandrea come sarebbe più normale e giusto.
L'errore in questo caso è più che normale e giustificato. D'altronde anche io apprendo solo ora che il suo vero nome sia senza la r.
Per questo continuerò a infilarla nel suo nome,
in barba all'anagrafe ed agli strali del Maestro
che ha già dato l'unico vero e giusto consiglio a Valerio. Che cambi nome!!!