Living still life - Corto (2012)

Una donna raccoglie animali morti e gli "ridà vita" attraverso procedimenti di animazione, finché un giorno... Puro stile Mandico, con gli accesi, godibilissimi per l'occhio e quindi riusciti, cromatismi. E con una storia che definire bizzarra è poco. Come spesso accade nelle sue opere, meglio non concentrarsi troppo sui significati e sottotesti, e godersi invece la bellezza di immagini costruite con certosina cura e precisione. Fondamentale ed abbondante, more solito, la presenza di liquidi e fluidi assortiti.

Bertrand Mandico è solito proporre al suo pubblico cortometraggi criptici che in qualche modo indagano sul senso della vita scandagliando gli abissi della morte. In questo caso la protagonista cerca di riportare in vita animali morti attraverso un processo di rianimazione fondato sulla sequenza di fotografie. Non mancano i cromatismi, i fluidi e gli eccessi visivi che contraddistinguono da sempre le opere di questo regista. L'opera, suddivisa in quattro capitoli, ha un forte impatto emotivo sullo spettatore, che deve cercare di svincolarsi dall'immagine per lasciarsi guidare altrove.