Terrificante commedia in costume, con pochi amori (ma c'è Ursula Andress) e avventure infarcite di risse tediose e soliti caratteristi che ricoprono macchiette tremende (il russo ubriaco). Si ricorre a gag molto vecchie che non sortiscono effetto, portando a un finale che ci presenta un compromesso storico ridicolo e sintomo di poco sforzo da parte degli sceneggiatori. I mezzi ci sono (vedi le scene di massa), ma manca una vera regia, che sembra più concentrarsi su Monte Gelato più che sui protagonisti. Trash i titoli di testa animati.
Se non altro il film ha un discreto brio (con profluvio di duelli più o meno acrobatici) e riesce a mettere a segno perfino qualche battuta azzeccata, soprattutto nella parodia di un Napoleone vanaglorioso interpretato efficacemente da Maccione. Per il resto, la storia di uno Scaramouche che sembra più un dongiovanni de noantri tra letti muliebri e campi di battaglia (accuratamente evitati) non riserva grandi spunti di divertimento, nonostante gli sforzi per vivacizzarne ogni prevedibile sviluppo. Vedibile senza troppe aspettative.
Non si riesce a capire cosa volessero fare gli autori: il problema è che qualunque cosa volessero fare, essa è perdente. Non funziona l'innesto con lo spaghetti alla Trinità, non funziona la satira della guerra sanguinosa in costume (meglio, anch'essa sul grottesco, quella di Mondo Candido), non funziona la raffica di battute (Maccione è bravissimo e mette a segno qualche colpo, ma sono assai meno di quelli sballati), non funzionano le citazioni (da 007 a Il barbiere di Siviglia...). Ci sono troppi errori, persino una Marsigliese in franglais (“le jour de glory est arrivé”)!
A parte le grazie muliebri della Andress (che peraltro si fa attendere assai) e la simpatica caratterizzazione "napoleonica" di Aldo Maccione, un "cappa e spada" piuttosto logoro è prevedibile. La regia di Castellari mantiene un certo ritmo ma dilagano personaggi dalla caratterizzazione banale e tutta cliché e scene d'azione che si ripetono sempre uguali a se stesse.
A Castellari non difetta certo la tecnica e i mezzi a disposizione sono discreti, ma tecnica e mezzi non sono sufficienti a dare vigore a una storiella anemica che non riesce mai a prendere quota e che si risolve per gran parte del tempo in ripetitive scene di inseguimenti acrobatici, scazzottate, duelli e battaglie da comica. Qua e là c'è qualche momento gustoso con la simpatica caratterizzazione di un Napoleone sciocco e borioso o la citazione bondiana nel finale, ma nel complesso il film risulta noioso e facilmente dimenticabile. Bravo Maccione, splendida ma defilata la Andress.
MEMORABILE: I cartoni animati sui titoli di testa.
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