La trincea - Corto (1961)

Suggestivo tv-movie d’epoca che, nonostante i limiti di budget e le ristrettezze del mezzo, riesce nondimeno a centrare al 100% l’atmosfera di piovosa, melmosa claustrofobicità che l’ambientazione richiede, nonché il senso di snervante attesa e tutta l’adrenalina serpeggiante che preclude all’attacco. Merito di una scrittura di classe e della regia incredibilmente moderna del sempre geniale Cottafavi (vedasi come è resa la silente avanzata notturna in scenari apocalittici). Peccato per il finalissimo un po’ affrettato.

Bel mediometraggio della RAI dei primi Anni Sessanta, che rievoca la conquista della Trincea dei Razzi, sul Carso, nel Novembre 1915, grazie a una manovra decisa dal Maggiore Francesco Dessì Fulgheri (un ottimo Aldo Giuffrè). Il film tv (quasi 53 minuti) riesce a non essere un inno nazionalistico, a far respirare l'infame vita della trincea, a restituire la lentezza della avanzata notturna. Forse un po' troppo ridanciani gli ufficiali nelle loro riunioni. Prodotto interessante, la cui secca stringatezza lo rende piacevolmente fruibile anche dopo molti decenni dalla sua realizzazione.

Mediometraggio più interessante che realmente riuscito in quanto sembra una rappresentazione teatrale più che un vero sceneggiato televisivo. Niente da ridire sull'interpretazione dei fratelli Giuffrè, a loro agio nei rispettivi personaggi, ma la regia di Cottafavi è un po' troppo statica, mentre un dinamismo maggiore avrebbe reso più coinvolgente il prodotto. La trama ripropone un episodio storico (la presa della trincea "dei razzi" da parte dell'esericito italiano, nella Prima Guerra Mondiale) che vide protagonista anche il padre dello sceneggiatore (Giuseppe Dessì).