Un film ingiustamente dimenticato che narra le tragiche vicende vissute sulla pelle di un gruppo di inglesi, sballottato in terra malese a causa della guerra insorta coi feroci giapponesi. Peter Finch, già abituato a scenari esotici, è una presenza di pregio in un quadro dove, primari e comprimari, scavano efficacemente nell'emotività dello spettatore. Il finale frettoloso e sproporzionatamente breve rispetto al resto, ripaga comunque di tanto orrore raccontato in precedenza.
MEMORABILE: La crocifissione del protagonista maschile, accusato di furto.
Per certi aspetti è sicuramente un film notevole, per intensità drammatica e per fotografia. Si parla del conflitto Giappone-Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale, eppure Jack Lee è bravo a non cadere troppo nel partigiano, anche se in certi momenti la tentazione appare forte. Ciò che rende difficile la visione sono i continui cali di ritmo. Se l'inizio e altre parti centrali sono vive e interessanti, arrivano poi momenti di enorme lentezza e dilatazione dei tempi. Comunque buono.
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