Magnifico film in costume di marca palesemente teatrale e pittorica che cita, in modo sempre funzionale alla trama, diverse splendide opere del genere. La regia di Rohmer è sobria, equilibrata e raffinatissima come pure la sceneggiatura. Le scenografie curate nei minimi particolari. La fotografia di Nestor Almendros è semplicemente strepitosa. Gli attori sono molto bravi. Insomma, una delle opere migliori del regista francese se non, addirittura, il suo film più bello. Da vedere assolutamente!
Tratto da una novella di von Kleist, spietatamente classista, uno dei film più raffinati di Rohmer, di squisita resa figurativa. La marchesa deve affrontare la perdita dell'onore, il ripudio da parte della famiglia, l'isolamento sociale, per un evento di tanto palese evidenza che la sua presunta "inspiegabilità" fa assumere alla vicenda un tono velatamente sadiano (le disgrazie della virtù). La pelle marmorea di Edith Clever lascia trasparire lucori febbrili, Bruno Ganz è il conte russo impulsivo, Almendros dipinge con la luce.
MEMORABILE: La contessa addormentata, citazione pittorica vivente
Una marchesa rimane incinta senza rendersene conto. Tolto il soggetto di una gravidanza indesiderata che tira in ballo l'onore violato, il clima ottocentesco forbito e pieno di sfumature regge. Film dialettico dalla fotografia eccezionale che restituisce immagini pittoriche a ogni inquadratura. Rohmer sa essere elegante e lascia parlare gli ambienti curati. La Clever resiste agli attacchi familiari e si dispera senza esagerare.
MEMORABILE: La visita del dottore; L'annuncio sul giornale.
Dal racconto di Von Kleist. Alla fine del Settecento, in un'imprecisata città italiana, una marchesa resta incinta senza sapere perché. Film che può vantare la magistrale fotografia di Almendros, che anima sapientemente ogni immagine come un tableau vivant e l'attenta direzione degli attori da parte di Rohmer. I personaggi risultano sempre composti senza mai diventare formali e artificiosi. Bene tutti, con Bruno Ganz in testa a regalare alcune sfumature indimenticabili. Il testo, un dramma che concede sapidi momenti di umorismo, rappresenta un valore aggiunto.
MEMORABILE: La Clever addormentata, tableau vivant de "L'incubo" di Füssli e lo sguardo di Ganz nel successivo controcampo.
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1. Tra le tante citazioni pittoriche spicca quella de "L'incubo" di Fussli da cui però il regista, per ovvi motivi, ha tolto il demone.
2. Il direttore della fotografia, Nestor Almenderos, nonostante il suo eccellente lavoro, si lamentò tuttavia di aver fatto un piccolo errore: a suo dire, infatti, durante il film è possibile vedere la mdp in uno specchio.
Io non mi sono accorto di nulla. E' aperta la sfida a chi di voi vorrà visionare il film per vedere se vi accorgete della cosa.