La febbre del cemento - Film (2020)

Opera che narra ascesa e declino di un truffatore (Kross) che dal nulla è riuscito a creare (con frodi e truffe) un impero immobiliare. Peccato che la sceneggiatura percorra binari eccessivamente prevedibili e non riservi la benché minima sorpresa narrativa. Se da un lato si apprezzano la regia agile e snella e il ritmo (la breve durata aiuta certamente), dall'altro è innegabile la totale assenza di empatia che l'opera dovrebbe saper ricreare nello spettatore. In certe scene sembra di assistere a una sorta di The wolf of Wall Street in salsa teutonica e dal valore inferiore.

Un ragazzo la cui vita è stata segnata dalla separazione dei genitori e dal forte indebitamento del padre nei confronti del fisco diventa un rampante agente immobiliare senza scrupoli. Quando i nodi verranno al pettine il suo mondo crollerà. Il film mostra quanto sia sorprendentemente facile potersi arricchire dal nulla ma allo stesso tempo evidenzia anche quanto il sistema fiscale all'estero funzioni bene. La messinscena è sufficientemente credibile e gli attori sembrano a loro agio nel recitare tra aste e bordelli. Estremamente godibile.