La casa delle bambole crudeli - Film (1974)

Un'associazione a delinquere rapisce e instrada giovani e belle donne verso un destino di schiavitù nella casa delle bambole crudeli dove i loro corpi non sono che oggetto di piaceri sessuali. Un morboso spy film di montaggio, che fa rimanere basiti per l'operazione di bassa lega con cui viene assemblato in una pellicola puzzle in stile Rose rosse per una squillo. Incredibile ma vero.

Filmaccio dal titolo italiano che non c’entra niente (in originale la casa era, giustamente, delle ragazze perdute) poiché parla di tratta delle bianche. Tema nobilissimo direte voi, non fosse però che viene trattato in maniera pressappochista ed assolutamente pedestre. Inutile perder tempo con pellicole del genere.

Infischiandosene del titolo, che farebbe pensare a un thriller, e non considerando troppo gli abominevoli stupri (d'altronde con la tratta delle bianche avviate alla prostituzione non si va per il sottile), il film lo si segue e per certi versi lo si gode anche. Nudi e costumi ok, come ambientazione si va da locali di lusso a vicoli ciechi, da fienili con le piccionaie a terrazze con quattro sdrai, dal nome altisonante, con una vegliarda a controllare che sian solo donne! Se si aggiungono cazzotti che rimbombano e armi letali, lo spy movie un po' più spinto del solito è servito.

Titolo abbastanza intrigante per un film che di intrigante ha davvero poco. Si parla di tratta delle bianche, ma è del tutto evidente come il vero obiettivo, anziché la denuncia del fenomeno, sia quello di mostrare il più possibile le nudità delle belle e sventurate fanciulle presenti. Ovviamente c'è anche la sottotrama poliziesca che però, anche a causa di un budget modesto, non risolleva granché le sorti di un prodotto che non può neppure contare su interpreti carismatici. Sceneggia Jesús Franco; lo avesse anche diretto forse sarebbe stato migliore, o forse no...