Nonostante venga considerato da molti baracconesco per la grande quantità di mostri presenti in una sola pellicola, il film è un più che dignitoso horror che prosegue la saga dell'uomo lupo e di tutti i mostri classici con un buon risultato. Ottimo cast di caratteristi.
Talbolt ritornerà ne Il cervello di Frankenstein.
Polpettone che riunisce tre "mostri sacri" del cinema horror: Dracula, L'uomo lupo e il mostro di Frankenstein. Pretestuoso e inverosimile, ha però il merito di attirare il pubblico nella ragnatela del cinema di fantasia, senza divertirlo molto e perdendo in fascino e atmosfera. Resta sempre una testimonianza valida di una certa filmografia dell'epoca, ormai qui giunta alla consunzione...
All'inizio sembra quasi un tentativo di riabilitazione dei mostri, che consci della loro condizione, qui vista come una malattia, si vogliono addirittura far curare. Ma si sa, i mostri son mostri; e così la situazione non può che precipitare. Ci sono quasi tutti: Dracula, l'uomo lupo e il mostro di Frankenstein, semisepolto vivo in una grotta (all'appello manca solo la mummia). Nel suo genere, non è male, con qualche ideuzza (i parassiti nel sangue, l'ipnosi al pianoforte); e può contare su un piccolo ma efficace colpetto di scena che riguarda il dottore. Nota di merito per l'infermiera gobba.
MEMORABILE: L'infermiera descrive l'espressione del paziente: "C'era del tragico sul suo viso"; L'incubo del dottore (uno sguardo nel futuro).
Riunione dei mostri Universal europei (infatti manca la mummia) inseriti in una bella scenografia in un castello sul mare, allo stesso tempo abbiamo le tipiche ambientazioni mitteleuropee, specie nei costumi tirolesi dei popolani. Malgrado molte forzature il film funziona; ha una bella atmosfera con fotografia in bianco e nero e ottimi interpreti, tra cui il poliziotto Lionel Atwill. Ci sono il solito Lawrence Talbot che cerca la pace e Frankenstein creatura immortale, ma anche una donna con la gobba. Il finale è troppo brusco.
Strani pazienti quelli del Dr. Edelmann (uno spiritato Onslow Stevens): Dracula, Lawrence Talbot e il mostro di Frankenstein. Partendo da buoni propositi - si sa - spesso può finire male e tra tutte le creature proposte nella pellicola la più minacciosa è propria quella del dottore, contagiato via trasfusione dal sangue del vampiro e spinto, nottetempo, per le oscure viuzze del paese a compiere deterioramenti varii, come un novello Mr. Hide. Divertissement della Universal di breve durata e tecnicamente molto ben realizzato, a discapito del testo.
MEMORABILE: La lenta scomparsa dell'immagine metamorfosata allo specchio; L'assalto notturno in carrozza del Dr. Edelmann ai danni del giardiniere...
Dracula e l'uomo lupo hanno qualche problema di salute; il primario della ASL che li ha in cura, purtroppo, va fuori di cucuzza e resuscita Frankenstein... Qualche bagliore del bel tempo che fu (certe ombre, alcuni sotterranei...), ma l'affastellamento dei personaggi (già filtrati dalla grossolanità hollywoodiana) e l'insensatezza delle vicende sono semplicemente ridicoli (c'è pure l'infermiera gobba). Un Bignami buono per i completisti.
Per l'ultimo capitolo del ciclo horror Universal, Dracula e Larry Talbot si rivolgono a un mad doctor per farsi curare dalla "monstruanza". In coda ci sono anche la creatura di Frankenstein e il gobbo, pardon, La gobba. Scombicherato crossover non privo di soluzioni registiche affascinanti e cadute vertiginose nel ridicolo involontario: nessuno comunque sembra prendersi troppo sul serio, ed è un pregio. Che si tratti di horror, comunque, è cosa assai dubbia - non a caso la produzione dirotterà i capitoli successivi sulla parodia tout court.
Dopo Al di là del mistero, un altro spassoso incontro fra mostri. Senza il minimo rispetto per la continuity, tornano Dracula (di nuovo Carradine, un po' più in parte rispetto all’anno prima) e l'uomo lupo (il solito ottimo Chaney), mentre la creatura di Frankenstein (Glenn Strange) sembra quasi inserita a forza. L'idea del vampiro e del licantropo che cercano una cura “scientifica” dalle loro maledizioni è buona, ma il plot è pasticciato e forse avrebbe reso di più concentrandosi su un mostro solo. La fotografia è forse la più curata dai tempi de Il figlio di Frankenstein. Vedibile.
MEMORABILE: Dracula che si trasforma in pipistrello; L'assistente gobba; La mutazione hydiana del dottore; Il test di Lon Chaney con la luna dopo l'operazione.
Curioso crossover ambientato in una sorta di rehab dove i mostri accorrono per guarire dalla loro malvagità. Dracula, declassato da conte a barone, si presenta con il cilindro sulle ventitré e l’espressione di uno che ha scialato tutto al night. L’uomo lupo, trafelato e piagnucoloso, appare un po’ depresso. La creatura shelleiana viene invece ritrovata come la bella addormentata in una grotta. Minestrone indecifrabile che poteva prendere un’interessante direzione parodistica, ma invece fa solo una gran confusione. Ottima in compenso la cura fotografica e delle ambientazioni.
MEMORABILE: La metamorfosi da pipistrello a uomo in frac e viceversa; L’assistente gobba che fa molto Igor: tenerissima.
Lon Chaney Jr. HA RECITATO ANCHE IN...
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Inizialmente lo script era diverso:il titolo era The Wolfman vs Dracula,e sarebbe stato abbastanza violento (con Talbot che uccide numerosi abitanti del villaggio),per questo la Universal rigetto' la sceneggiatura,e ne fece fare una nuova.