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Titolo originale: El otro hermano
Anno: 2017
Genere: drammatico (colore)
Regia: Israel Adrián Caetano
Note: Aka "The lost brother". Soggetto dal romanzo "Sotto questo sole tremendo" dello scrittore argentino Carlos Busqued.
VOLTI ITALIANI NEL CAST
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/03/18 DAL BENEMERITO DANIELA
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- Davvero notevole!:
Daniela - Quello che si dice un buon film:
Kinodrop - Non male, dopotutto:
Beffardo57
Dopo molti anni, un uomo deve tornare nel paese d'origine per riconoscere i corpi della madre e del fratello, ammazzati dal convivente della donna... Apre e chiude con il sangue questo noir ambientato in una provincia meschina e brutale, bruciata dal sole ma senza luce di umanità e speranza. Penalizzato dalle troppe divagazione nella prima parte, acquista ritmo e tensione nella seconda, fino a sfociare in una resa dei conti senza fronzoli di notevole impatto. Memorabile prova di Sbaraglia in un ruolo spietato e moralmente lurido, funzionali Hendler e Devetac, più defilata ma intensa Molina.
MEMORABILE: La violenza sessuale; In banca per il prelievo dei soldi della zia; La sequenza ambientata nel "Parco della tecnologia"
In una Argentina post dittatura, marginale, poverissima e squallida, un ex militare continua - a proprio beneficio personale - le sue criminali attività, ma finisce esagerando per troppa sicurezza. Sopravvive all'ecatombe conclusiva solo un essere abulico e premorale, che si allontana in cerca di improbabili nuovi orizzonti. E' un noir nerissimo, angoscioso e didascalicamente sgradevole (la violenza sulla vecchia rapita), nel quale la bruttezza fisica dei personaggi rimanda alla loro deformità interiore; inutile aspettarsi l'ombra di una catarsi.
Un noir ambientato nella sterminata provincia argentina, che turba per la crudeltà e l'assenza di ogni senso morale, ma anche per la stupidità e la povertà di spirito dei protagonisti. La subdola spirale del perfido "faccendiere" avvolge progressivamente le vittime e i complici del suo disegno criminoso fino a un epilogo in cui non ci sono né riscatto né giustizia. Anche l'ambientazione rispecchia lo squallore e la miseria dei personaggi (in particolare l'ambiguità di Duarte, interpretato da un grande Sbaraglia). Solido, anche se con qualche lungaggine.
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- Grazie della segnalazione!
- Grazie, “Neve nera” era notevole, lo cercherò.
- Grazie mille Daniela per il consiglio molto apprezzato, tanto più perchè viene da una cinefila che leggiamo sempre con attenzione e piacere...saluti!
- x Brainiac
Anche questo si trova su Netflix - Ciao Daniela, finalmente son riuscito a vedere "l'altro fratello".
E' stato molto interessante per diversi motivi, per la scelta registica "brutta sporca e cattiva", per gli attori e per il taglio inconsueto della storia.
Ti ringrazio per la segnalazione e per il consiglio.
Saluti Kinodrop - Kinodrop ebbe a dire:
Ciao Daniela, finalmente son riuscito a vedere "l'altro fratello".
Contenta che tu abbia apprezzato;o) - Daniela ebbe a dire:
x Brainiac
Anche questo si trova su Netflix
Grazie Daniela segnalazione bomba. Un'argentina piú polverosa della Louisiana, un villain più repellente di un crotalo umidiccio. Sono a 3/4 ma giá posso dire che é uno dei film che più mi ha messo a disagio da un po' di tempo a questa parte. Degrado vero, di quello che una volta era di casa nel cinema italiano. - e sai una cosa Brainiac: cresce nel ricordo, soprattutto per il personaggio di Sbaraglia.
Anche nel bel Neve nera interpretava un tipo spregevole, ma qui raggiunge vette di bassezza davvero repellenti.
Mentre vedevi il film, ha fatto anche a te l'impressione di avere della polvere addosso?
Io mi sentivo sporca, come se il sudiciume, fisico e soprattutto morale, potesse contaminare attraverso lo schermo. - Sì la sensazione di disagio aumenta perché non ci sono personaggi positivi in cui immedesimarsi. Ti ritrovi da solo in mezzo alle iene. Il protagonista finto-bonaccione é in realtá non molto meglio di Sbaraglia, che da par suo assurge per direttissima all'empireo dei villain piú laidi di sempre. Dannazione con quella voce cantilenata fa paura. Non lo vorrei vicino. Ha le movenze di un serpente, il sibilo flautato del Gollum. Fa veramente schifo. Mi ha ricordato per freddezza il feroce e immorale killer de Il segreto dei suoi occhi, l'altro grande capolavoro argentino. Sbaraglia lo avevo apprezzato in Al final del tunnel, film discreto che restava confinato nell'heist-movie tout-court, ma qui davvero merita una carriolata di premi, dall'Oscar in giú. Grazie ancora per la dritta, me lo sarei perso di sicuro. Devo dargli al piú presto una seconda visione, perché ho la certezza di essermi perso qualcosa.
- Il titolo italiano è L'altro fratello, così compare su Netflix
