La notte delle matite spezzate - Film (1988)

Lo “spezzate” l'hanno aggiunto i nostri titolisti, perché la notte in cui la polizia argentina entrò nelle case dei giovani studenti di sinistra che agitavano i licei per arrestarli e torturarli passerà alla storia come "La Noche de Lápices" (ovvero il titolo originale del film di Hector Olivera). Era il 16 settembre 1976, l'anno del golpe militare. Più di duecento adolescenti scomparvero senza più fare ritorno a casa. Desaparecidos, dispersi. Oliver ce ne mostra scampoli di vita, nella prima parte del film: i discorsi coi genitori, le riunioni tra studenti a scuola, la ribellione agli insegnanti, gli ideali di una generazione cresciuta...Leggi tutto nel mito di Che Guevara (la cosiddetta gioventù guevarista). Poi il colpo di mano dell'autorità: uomini in passamontagna che penetrano nottetempo nelle case dei ragazzi segnalati come più facinorosi e che li trascinano di forza in celle minuscole bendandoli e lasciandoli sopravvivere così, al buio (l'immagine simbolo del film). Non prima di averli torturati, naturalmente (anche se la cosa è meno impressionante di quanto si sente dire in giro). Il film, dalle scene di massa nei licei, dai ritrovi tra ragazzi alla luce del sole, si incupisce d'improvviso facendoci scendere nell'abisso dell'inciviltà, del non rispetto per la vita umana; denunciando con forza la crudeltà ignobile dell'operazione (a dodici anni di distanza) e mostrando senza remore l’orrore psicologico subito da ragazzi colpevoli solo di aver esternato la propria contrarietà a risoluzioni governative ritenute ingiuste. Monotono, didascalico, scritto senza molta fantasia ma forte di un realismo crudo che lascia un segno profondo.



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