L'altro Dio - Film (1975)

L'altro Dio

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONLE LOCATION

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Spaccato di vita popolare in una periferia veneziana grigia come non mai. La vita nei casermoni, le piccole storie della famiglia Corsin con il padre che lavora da 35 anni in una fabbrica di frigoriferi di Marghera. L'unica regia di Elio Bartolini, noto romanziere di Conegliano che al suo attivo già aveva collaborazioni importanti come co-sceneggiatore di film quali L'ECLISSE o IL GRIDO, si avvicina con stile tra il documentaristico e il neorealista a un mondo operaio che vede nel comunismo una ragione di vita e un vero “altro Dio” a cui avvicinarsi (ma le interpretazioni del titolo possono...Leggi tutto essere diverse). Le riunioni del comitato, i piani per sovvertire il governo... Per quanto solo accennati (ma è sull'esplosione fuori campo di una bomba piazzata sotto un traliccio che si chiude il film) sono momenti importanti, che testimoniano bene di un tempo in cui la politica era parte del quotidiano nella vita degli operai, aggregante quanto per gli anziani un campo di bocce o il bar sotto casa. Gli sguardi si perdono tra i condomini anonimi ripresi con lunghe carrellate, i campi a ridosso delle ciminiere, le aperture su paesaggi di desolazione e rade costruzioni, palazzoni squadrati che sagomano spigolosi l'orizzonte. Non si può dire che Bartolini non abbia saputo rendere al meglio il clima in cui i suoi personaggi si muovono (grazie anche alla bella fotografia di Luciano Tovoli); a difettare è semmai la regia, poco capace di sostanziare le discrete intuizioni della sceneggiatura anche per la recitazione di un cast che, salvo un paio di eccezioni, lascia davvero a desiderare (soprattutto nei personaggi femminili). E' ciò che toglie la necessaria spontaneità a un quadro altrimenti destinato a colpire nel segno, a inserirsi efficacemente nel filone neorealista pur non avendo una vera storia da raccontare. Sono spesso incontri fugaci, brevi scambi chiamati a evidenziare le differenze che intercorrono tra poveri e benestanti, settentrionali e meridionali (in questo senso significativa la figura del fidanzato siciliano di Rita, destinato a una brutta fine perché ignorato da una ragazza fin troppo “emancipata”), a sottolineare la mentalità di chi crede ancora nella specializzazione sul lavoro e passa il tempo in osteria a recriminare, dei ragazzini che si dividono tra mensa e oratorio, di chi non sembra voler comprendere il vero significato del termine “famiglia”. Calzanti e molto seventies le musiche di Alessandroni, a conferma di un bel lavoro d'insieme che però tende a sfaldarsi spesso tra pause di maniera, intervalli scarsamente significanti segno di una regia zoppicante, raramente incisiva come si converrebbe. Inevitabile l'uso del dialetto veneto, apprezzabile la scelta di stare a un passo da Venezia senza mostrarne - per una volta - nemmeno uno scorcio.

Chiudi
TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/12/16 DAL DAVINOTTI
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Markus 17/09/18 12:57 - 3687 commenti

I gusti di Markus

Marghera. Per smanie consumistiche, una ragazza scombina le abitudini della sua famiglia decidendo di mollare le faccende di casa per fare l'operaia e rendersi pertanto autonoma. Si sottomette quindi a… "l'altro Dio". Opera prima dello scrittore Elio Bartolini, che attraverso un racconto dai dialoghi non sempre convincenti fotografa - più o meno fedelmente - alcuni dei mutamenti della società italiana di allora. Il regista friulano riprenderà l'argomento a lui caro nell'inchiesta Rai, Ragazze di un paese con fabbriche.

Cotola 18/09/18 19:28 - 9044 commenti

I gusti di Cotola

I dialoghi sono la parte più sconfortante del film: banali ed a tratti sconcertanti e superati. Ci sono anche alcune facilonerie insopportabili: il gesto finale ci può anche stare ma arriva dopo una "triste" e troppo veloce "girandola" di rifiuti e solitudine (non posso dire altro per non spoilerare). Anche attori e regia non brillano. Tutto sbagliato? No: il film ha comunque il merito di saper ricostruire clima ed ambiente di un'Italia che, forse per fortuna, non c'è più. Se capita, può meritare un'occhiata.

Fauno 1/02/22 13:07 - 2212 commenti

I gusti di Fauno

A parte la musica, che è da thriller fiction, è un'opera che focalizza le delusioni di una classe operaia che aveva accarezzato il sogno di contare qualcosa e di realizzarsi lavorando correttamente ma si ritrova di punto in bianco sfruttata e accantonata da chi privilegia la quantità alla qualità del prodotto. A quel punto saltano tutti gli schemi e gli equilibri, perfino quelli di chi, una volta che aveva tentato di emanciparsi dal fare la massaia scegliendo il lavoro in fabbrica, si ritrova messa ancor peggio umanamente. A quel punto la disfatta per i più deboli è la norma. Amaro.
MEMORABILE: Il discorso della zia sulla verginità e la giusta reazione della ragazza.

POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Ragazze di un paese con fabbricheSpazio vuotoLocandina Turn left turn rightSpazio vuotoLocandina La verità negataSpazio vuotoLocandina The death of Richie
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Curiosità Lucius • 26/04/23 14:21
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dall'Archivio cartaceo Lucius, il flano d'epoca del film:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/laltrodio.jpg[/img]