Da un romanzo di Goodis, un noir a firma Tourneur dai risultati discreti ma non all'altezza delle doti del regista, su cui pesa soprattutto una parte finale un po' troppo convenzionale. La matassa narrativa viene dipanata poco alla volta grazie ad alcuni flashback, fino a giungere ad un epilogo non certo imprevedibile. Discreta la confezione così come gli attori. Un Tourneur minore ma comunque godibile.
Discreto noir, che ricordavo più bello, ambientato tra Los Angeles e le montagne del Wyoming, offre i momenti migliori nelle scene in cui agiscono i due cattivi del film, Brian Keith e Rudy Bond. La sequenza della capanna nella neve, così come la caratterizzazione dei due fuorilegge, potrebbe avere ispirato i fratelli Coen di Fargo (il film).
Considerata la reputazione del regist, mi aspettavo un noir che andasse oltre l'ordinaria amministrazione. Invece la storia, una volta scoperte le carte, mostra una certa debolezza (i rapinatori che prendono la borsa sbagliata? Mah...) e si conclude esattamente come ci si aspetta (almeno vedendola al giorno d'oggi). Ben gestiti i flashback e l'alternanza tra Los Angeles e le nevi del Wyoming. Buone le interpretazioni, in particolare quelle di Ray, innocente dall'aria ambiguamente minacciosa e di Keith, il meno schizzato dei due criminali.
Tourneur abbandona le atmosfere trasognanti e metafisiche per addentrarsi nella dimensione noir, raccontando la storia di un uomo braccato dalla polizia e da due malviventi in cerca di un bottino nascosto. Alla indubbia professionalità registica si contrappone un plot non proprio originale e una gestione della tensione non all'altezza delle aspettative. Bravo Aldo Ray nel ruolo del giovane, vittima degli eventi inaspettati.
MEMORABILE: La voce originale di Aldo Ray, così bassa e rauca, in contrasto con la sua presenza fisica.
Mentre sono a pesca tra le nevi del Wyoming, un pittore e un medico soccorrono due automobilisti usciti di strada con la loro vettura. Si tratta di rapinatori in fuga dopo aver svaligiato una banca che non intendono lasciare testimoni sul loro passaggio... Thriller dignitoso ma di routine, penalizzato non tanto dalla prevedibilità della storia quanto dalla scarsa congruenza nella sceneggiatura: il pur bravo Ray è troppo rilassato e certi scambi di battute con Bancroft suonano stonati considerata la situazione di pericolo. Non male la coppia Keith (cattivo) e Bond (più cattivo).
MEMORABILE: "Corra dottore, conterò fino a tre... Uno, due..." spara e poi si scusa: "Non ho mai imparato a contare fino a tre".
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Discreto dvd della Sinister che presenta i seguenti dati tecnici:
Area 2 - Europa/Giappone
Codifica PAL
Formato video 1,37:1
Formato audio 2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Inglese
Sottotitoli Italiano
Tipo confezione Amaray
Numero dischi 1
Extra quasi del tutto assenti: c'è solo il trailer cinematografico
Il formato video è quello corretto; la qualità video è buona: immagine nitida nonostante abbia sulle spalle 55 anni. Per l'audio il discorso è diverso: buono il 2.0 in inglese, con voci sempre chiare e suoni puliti; pessimo l'audio italiano le cui voci sono spesso più basse della colonna sonora. Spesso inoltre si sente un fruscìo molto fastidioso che contribuisce a coprire le voci
degli attori.
Tutto considerato può valere la pena comprarlo specie per chi ama il regista ed il genere, soprattutto se lo si trova a prezzi contenuti.