Jobard, fiancé par interim - Corto (1911)

Gaston trova una lettera di suo padre indirizzata a una marchesa in cui chiede che suo figlio sia sedotto dalla figlia di lei per sposarlo. Non volendone sapere convincerà l'autista a prendere il suo posto in modo da giocare un brutto tiro a chi cerca di ingannarlo. Ancora una volta Cohl lascia l'animazione per dedicarsi al personaggio di Jobard interpretato da Lucien Cazalis. Il risultato è un po' in linea con quelli che sono i suoi lavori che esulano dall'animazione e non è quindi soddisfacente. L'impostazione è molto teatrale e manca sia la dinamicità che il divertimento. Mediocre.

Scambio d’abito e di identità tra lo chaffeur e il viveur per evitare che quest’ultimo venga invischiato in un tentativo di fidanzamento. Il cortometraggio è semplice e diretto, decisamente prevedibile, ma ha la capacità di far sorridere se non proprio ridere nei momenti in cui il grossolano e screanzato domestico si trova a interagire con la ragazza e la sua mamma, con esiti divertenti, non foss’altro che per la mimica e il buon tempo comico. Anche il fatto che il finale sia graffiante e impietoso gioca a favore della pellicola. Piacevole.

Vera e propria comica di circa sette minuti, che fila via senza problemi, grazie alle divertenti cafonerie che Jobard, qui autista che si sostituisce al padrone per evitare che cada in una trappola per fidanzarlo, mette in mostra al cospetto delle nobildonne che speranzose lo accolgono (senza dimenticare il bacio repentino che elargisce alla stupefatta domestica). Ben recitato dalle due nobili e dalla loro servitù, muove spesso al sorriso e si innalza sopra la media delle vicende con Jobard.