Il pianeta dove l'inferno è verde - Film (1957)

Il pianeta dove l'inferno è verde
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Monster from Green Hell
Anno: 1957
Genere: fantascienza (bianco e nero)

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sgombriamo il campo dagli equivoci: il pianeta del titolo italiano è la Terra! Nessun viaggio su altri mondi, si resta sempre qui (il budget era veramente troppo misero anche solo per pensare, di allontanarsene). Un razzo viene spedito sì nello spazio, ma precipita in Africa (la vecchia cartina indica quello che oggi è il Camerun) dopo essere stato esposto ai temibili “raggi cosmici”. Gli occupanti del razzo (delle vespe!), colpiti dalle radiazioni, si ingrandiscono a dismisura diventando grandi come Godzilla (ma le dimensioni, come capita negli z-movie, variano a piacimento a seconda dell'utilizzo) e terrorizzano gli indigeni già non così tranquilli visto che le vespe si materializzano proprio...Leggi tutto in quello che loro chiamano da sempre “inferno verde” (una giungla, di fatto). Due studiosi tra i responsabili del lancio si recano quindi lì in aereo per andare a scoprire cosa stia succedendo. Non postendo però atterrare direttamente sul posto – con nostro rammarico – gli tocca di organizzare una lunghissima spedizione per raggiungere la missione del professor Lorenz, che vive nei pressi dell'inferno verde. Un bel problema, soprattutto per chi vede il film e invece di gustarsi gli attacchi delle ridicolissime vespone che si erano intraviste all'inizio si becca l'interminabile viaggio con carovana di portatori e gli inconvenienti del caso (siccità prima, poi tempesta, attacchi di tribù infuriate ecc.). Niente fantascienza insomma, per la gran parte, ma solo avventura da quattro soldi (diciamo due) interpretata peraltro da un cast del tutto anonimo, diretta senza un briciolo di voglia e percorsa da una colonna sonora tonitruante insopportabile. Quanto di peggio si possa vedere al cinema in attesa che finalmente si arrivi alla missione e lo scontro si accenda un minimo. Giunti lì, i nostri due eroi scoprono che Lorenz è morto e che sua figlia non torna troppo utile. Cominciano le danze, ma ci si accorge che manca veramente poco alla fine... I superstiti si arrabattano, non combinano niente a parte stupirsi di ciò che hanno combinato con il loro bel razzo e i vesponi mostrano le loro miserevoli sembianze muovendo zamponi e teste di cartapesta prima di un finale che si vorrebbe spettacolare ma che son solo immagini forse di repertorio interrotte da qualche fuoco artificiale. Non c'è proprio niente da salvare e resistere all'avanti veloce è arduo...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 6/11/12 DAL BENEMERITO IL GOBBO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 17/01/16
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Il Gobbo 6/11/12 08:51 - 3015 commenti

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Scienziati che studiano gli effetti delle radiazioni spaziali su esseri viventi ricevono allarmanti notizie dall'Africa... Siete dei fans estremisti di Ishiro Honda e cercate pezze d'appoggio alla tesi che nel suo campo valga Kubrick? Viene in vostro soccorso questa poverissima pellicola americana a base di vesponi giganti che si ciucciano gli indigeni ma non volano (inesplicabilmente), prestandosi così alla soluzione "naturale" (anche perchè se si aspettava che risolvessero qualcosa gli inetti scienziati...). Terribile.

Cotola 10/07/17 23:58 - 9044 commenti

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Terribile filmaccio fantascientifico a base di essere giganti e di vespone (poco) assassine. Il budget (se così vogliamo chiamarlo) risicatissimo fa più danni del solito poiché oltre ai soldi, mancano anche le idee. E purtroppo anche il divertimento latita su tutta la linea: non ci si riesce a divertire nemmeno per qualche momento trash di involontaria comicità. Per questo non c'è un solo motivo che sia uno che possa spingere a vederlo.

Daniela 21/02/19 00:23 - 12662 commenti

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Vespe geneticamente mutate seminano terrore in un remoto lembo dell'Africa nera... Uno dei prodotti più mediocri fra i vari film incentrati sulle malefatte di animali di piccole dimensioni diventati giganteschi per svariate ragioni, in questo caso per colpa di raggi cosmici non meglio precisati. Al budget risicatissimo, reso evidente dalla mediocrità degli effetti speciali e dal largo ricorso ad immagini di repertorio, non pongono rimedio un cast anonimo ed una trama tanto insulsa da non suscitare neppure quell'ilarità involontaria che rende talvolta amabili pellicole dello stesso livello.
MEMORABILE: Nella sequenza iniziale, il fratello della vittima dice che si trovava a pochi passi al momento del fattaccio, come ha fatto a non vedere la vespina?

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