Il fotografo di Mauthausen - Film (2018)

Resoconto del periodo passato dal fotografo comunista Francesc Boix nel campo di Mauthausen. Una galleria di orrori cui anche lo spettatore più avvezzo al genere stenta ad abituare lo sguardo. Una sarabanda di morte e desolazione, fotografie ed esecuzioni, fughe e negativi. Casas è un protagonista eccellente, dona al suo personaggio la carica drammatica necessaria e regala un faccia a faccia reggelante con van Weyden nel finale. Difficile da mandar giù, soprattutto al pensiero che quel luogo sia stato realmente teatro di annientamento umano.

L'arte della fotografia da due punti di vista opposti: la morbosità nell'imprimere su pellicola il dolore umano (come fanno nel caso specifico i tedeschi) o l'intento documentaristico (alla maniera del protagonista, il quale fa conoscere al mondo esterno gli orrori del campo di concentramento di Mauthausen). Film denso di significati, ben interpretato e sceneggiato, curato nella ricostruzione del periodo storico e con un finale emozionante. Per non dimenticare l'immondo trattamento subito da milioni di innocenti in nome di una guerra senza senso.