Il figlio di Cleopatra - Film (1964)

Balza subito all'occhio la fotografia limpida e ariosa dei paesaggi naturali egiziani, ma agli ingenti mezzi e all'accuratezza tecnica si contrappone un racconto smorto, che romanza secondo i consueti modelli del peplum la figura storica di Cesarione, figlio di Cleopatra e di Giulio Cesare. Pur di grido, gli interpreti se ne stanno irrigiditi in ruoli stereotipati; la più convinta è l'epicorica Samira Ahmed, fanciulla innamorata e dall'infelice destino che riesce a trasmettere brevissimi attimi di pathos. Modesta l'azione.

Peplum mediocre, che non riesce a salvarsi nemmeno grazie alla mano di Ferdinando Baldi, per altro poco in forma, che qua e là si vede. La storia stavolta è ambientata in Egitto e il suo protagonista è il figlio di Cesare e Cleopatra, interpretato da un buon Mark Damon. La storia possiede tutti i cliché triti e ritriti del genere, dalle grandi scene di battaglia all'amore più o meno contrastato passando per il solito despota. Si potrebbe anche guardare se non mancasse completamente l'ingrediente principale, il coinvolgimento. Tutto onesto troppo monotono. Solo per appassionati.

Uno degli ultimi mitologici girato in fretta e furia per sfruttare l'onda del kolossal hollywoodiano interpretato da Liz Taylor. Qui ci sono una lunga serie di caratteristi del genere che sanno comunque il fatto loro, in particolare l'ottimo Livio Lorenzon. Le avventure di Cesarione non sono mai stare tanto romanzate, ma ci sta: il ritmo è sempre intenso, e il divertimento c'è.