Piacevole pellicola che accarezza varie tematiche: fantasy, horror, grottesco. Il filo che le accomuna è dato dal tratto magnetico delle matite utilizzate da celebri disegnatori (su tutti si distingue il celebre Bernie Wrightson) e la gradevole colonna sonora. Pur trattandosi di lungometraggio animato, il film è indicato ad un pubblico adulto (la violenza predomina e spesso compaiono qua è là donnine discinte, formose e portate a fare sesso).
Unico nel suo genere, trovò distribuzione anche nelle sale italiane.
MEMORABILE: L'episodio ambientato durante la IIa guerra mondiale, con l'aereo infestato da zombies.
Una cornice narrativa pretestuosa inanella diversi episodi con storie rabberciate e inconsistenti. L’orizzonte concettuale di riferimento vede tutte le donne come tettone più o meno vogliose e tutti i maschi come guerrieri più o meno sfasciatutto. Tra horror, splatter e s/f si dipanano vicende e atmosfere da vedere sotto l’effetto di una qualche sostanza per evitare di provare solo fastidio per l’accozzaglia di effettacci roboanti e di disegni che aspirano a essere suggestivi attraverso l’esagerazione. Della serie: tutto fumo e niente arrosto.
Una sfera dal colore verde racchiude in sé l'essenza del male. Svariati personaggi ne entreranno in contatto modificando per sempre la loro esistenza. Quello che ci si poteva aspettare era una colonna sonora metal travolgente che accompagnasse degnamente l'animazione, ma questo non avviene per tutta la durata del film. Anche la storia non dice niente di interessante e si ricordano di più le formosità delle donne quasi sempre discinte che altro. Trascurabile.
Un cartone animato più unico che raro, sia per i contenuti che per la forma espressiva utilizzata. Elementi che appaiono ancora più marcati a distanza di anni dall’uscita, apparendo sotto alcuni punti invecchiato e mal concio. Manca una tessitura omogenea che leghi in qualche modo i diversi episodi, mentre l’intenzione di essere trasgressivo e audace da sola non basta a chiudere il cerchio in maniera eccelsa. I brani heavy metal fanno da corollario alle singole storie, apportando un piccolo valore aggiunto, insolito unicum per un cartone.
Un film che, a partire dal titolo, sembra nato per diventare un cult. L'animazione rotoscopica e i disegni dal tratto grezzo à la Bakshi, la ricca colonna sonora, i nudi, lo splatter e le volgarità assortite: il tutto, visto oggi, appare decisamente datato e spesso ingenuo, ma certe immagini sono talmente iconiche (in particolare l'ultimo indimenticabile episodio con la sexy guerriera Taarna) che è facile lasciarsi avvincere. Un trip che vaga dal comico all'horror (O'Bannon si prepara per i suoi zombi), dal fanta-erotico all'epico. Da gustare.
MEMORABILE: Il viaggio spaziale con Don Felder; Gli sfondi dell'ultimo episodio; La vestizione di Taarna, quasi lo stereotipo della fantasia erotica di un nerd.
Nel 1981 sulla cresta dell'onda ci sono la musica heavy metal e i fumetti della rivista “Metal Hurlant”: il film funziona come forte richiamo per gli appassionati di entrambi. La colonna sonora, infatti, comprende brani metal e rock (ma anche le parti classiche sono ottime) e i disegni rispettano lo stile dei fumetti sopracitati. Il film è a episodi, tutti abbastanza buoni, legati uno all'altro da una sfera malvagia chiamata Loc-Nar. Tra gli ingredienti ci sono elementi poco consueti, nei cartoni animati, come sesso e sangue.
Il più geniale, irriverente e politicamente scorretto film di animazione mai esistito. Sessualmente esplicito e razzista, nonché tumultuosa opera pulp, piena di sangue e frattaglie, "Heavy Metal" è un’opera che rappresenta e, purtroppo, conclude un’epoca di grande libertà intellettuale, quando era possibile dissacrare in modo intelligente tutto o quasi senza subire gli attacchi dei vari comitati di benpensanti, senza doversi autocensurare per timore di perdere consensi o ricevere denunce.
MEMORABILE: Il processo a "Captain Sternn". L'episodio "B17".
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Disponibile in edizione Blu-Ray Disc dal 02/11/2011 per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 1,85:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese Spagnolo
* Sottotitoli Italiano Inglese Inglese per non udenti Danese Finlandese Norvegese Spagnolo Svedese
* Extra Scene eliminate
Premontaggio della versione originale integrale
La creazione di Heavy Metal
Il DVD/Blu Ray della Sony contiene un corposo dossier di contenuti speciali. Si parte dal “Premontaggio della versione originale integrale con il commento opzionale di Carl Macek”, autore di un libro dedicato alla realizzazione del film, ovvero una versione intermedia del lungometraggio che si distingue in più punti dall’opera definitiva. Seguono le “Scene eliminate con commento opzionale”, con un breve filmato incompleto “Neverwhere Land”, punto di raccordo tra gli episodi “Captain Sternn” e “B-17”, ma fu tolto perché altrimenti la lunghezza complessiva del film sarebbe stata eccessiva. Si tratta di un’opera originale rimasta incompiuta, creata da Cornelius Cole III, dal grande effetto emotivo perché mostra l’influenza negativa che il Loc-Nar avrebbe avuto sull’evoluzione della Terra, dalla preistoria fino alla Seconda guerra mondiale. Un vero peccato perché il messaggio veicolato dal breve spezzone è di grande impatto visivo e morale e avrebbe dato una ulteriore dignità intellettuale all’intero film. Infine, “La creazione di Heavy Metal – Documentario” dove sono raccontati aneddoti sulla realizzazione del film, i rapporti intercorsi tra l’opera cinematografica e la rivista, infine l’utilizzo del rotoscope, con il quale partendo dalla modella canadese Carole Desbiens, è stata realizzato il personaggio di Taarna, la guerriera presente sulla locandina del film.