He got game - Film (1998)

He got game
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/01/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 22/01/08 05:58 - 12399 commenti

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Un uomo che sta scontando una pena per avere ucciso la moglie, ottiene un permesso di alcuni giorni da trascorrere a casa per convincere il figlio (giovane promessa del basket) a giocare nella squadra universitaria appoggiata dal governatore dello stato. Film dal tema sportivo in cui il basket diventa una metafora dei rapporti tra le persone, in quanto veicolo di comunicazione tra le diverse generazioni. Il film è portatore, attraverso dialoghi molto incisivi e diretti, di un forte messaggio morale. Bella l'intepretazione dei protagonisti.

Zutnas 3/10/10 22:56 - 85 commenti

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Ragazzo nero con padre in galera e fratello a carico cerca di far successo sfondando nel mondo del basket. Il talento c'è ma la vera forza è proprio quel padre amato-odiato che si rivela il suo più grande aiuto. Originale versione cestistica del classico tema del self-made man. Spike Lee parla di quel mondo del basket professionistico a lui caro e lo dipinge in maniera spietata facendo trasparire una critica all' intera società americana. Pillole di morale e bella colonna sonora dei FatBoy Slim.
MEMORABILE: "Lo sai cosa sta facendo Michael Jordan in questo momento? Si sta allenando!"

Didda23 7/12/10 23:33 - 2426 commenti

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Film dalle forti tinte morali. Spike Lee (grande amante di basket e tifoso dei New York Knicks) ci regala un bellissimo film sul significato dello sport e sulla sua importanza per superare gli innumerevoli ostacoli dell'esistenza. Ottime le prove di Washington e di un debuttante Ray Allen. Quest'ultimo gioca tuttora nella Nba nei Boston Celtics. Il film scatenò numerose critiche della comunità afroamericana per la scena di sesso fra Washington e la Jovovich. Ottima la colonna sonora.

Tarabas 5/04/11 14:23 - 1878 commenti

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Idolatrarne uno per sfruttarne cento (mila). Jesus è il Messia del basket con un futuro da stella NBA. Attorno a lui già volano in cerchio gli avvoltoi di un sistema in cui gli atleti (neri) sono solo macchine da soldi. Un politico ricatta il padre uxoricida detenuto perché influenzi il figlio. Anche questo Jesus viene tradito tre volte. Pronti via: campetti di ogni genere, giocatori di ogni genere. La religione pagana del basket raccontata senza quasi filmare il gioco. Spike got game, pur con qualche scivolata. E il finale è magicamente perfetto.
MEMORABILE: L'ultimo tiro del padre e del figlio, l'ultima inquadratura sul luna park deserto di Coney Island.

Disorder 25/07/12 16:16 - 1416 commenti

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In pieno periodo d'oro del basket Nba, Spike Lee gira un film che in qualche modo mette in luce i pregi e difetti di questo sport (e di tutti quelli in cui girano molti soldi): riscatto sociale, rivincita personale ma anche sfruttamento e deumanizzazione degli atleti. La storia è ricca di simbolismi: il protagonista si chiama Jesus, viene considerato il Messia del quartiere ma appena diventa famoso viene tradito un po' da tutti e alla fine sarà anche costretto a sacrificarsi per il bene degli altri. Ottima regia e attori. Da vedere.
MEMORABILE: La fantastica introduzione, straordinariamente poetica, da far impazzire chiunque abbia amato e praticato questo sport.

Homesick 30/11/12 17:30 - 5737 commenti

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Lo sport del basket serve a Spike Lee per attestare una maturazione interiore – il lento recupero del rapporto tra un figlio e il padre uxoricida – e per gettare un altro attento sguardo alla società dei neri, manipolabili dalle lusinghe del successo e della ricchezza facile promesse dal sogno americano “bianco” di cui anch’essi sono resi partecipi. L’incisiva messa in scena si corona del virtuosismo di un intenso excipit metaforico in raffinata veste fantasy, mentre la prova del giovane Ray Allen, rancoroso e confuso, si colloca a pari merito accanto a quella del veterano Denzel Washington.
MEMORABILE: Big Time mette in guardia Jesus dai pericoli del successo; le lettere della madre; i duri allenamenti di Jesus con il padre.

Paulaster 30/04/13 12:25 - 4427 commenti

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Spike Lee dirige una dichiarazione d’amore verso il suo sport preferito e vira lo stile nel romanzato classico. Poco incisivo e altresì pieno di buoni sentimenti, lascia solo un accenno delle manovre bieche che muovono gli interessi economici legati al basket. Didascalico, con spruzzate stereotipate, sommerso da musica emozionale e con finale al limite del melenso.

Saintgifts 29/05/13 10:45 - 4098 commenti

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Esageratamente forzato per ottenere effetti emotivi, forzato nel descrivere l'importanza dello sport (e della competitività) nelle università americane e i vari retroscena che ne conseguono. Il personaggio del padre è caratterialmente molto altalenante, poco congrua la vicenda dell'uxoricidio su cui si basa l'intero rapporto con il figlio. Visivamente piacevole, riprese colorate e romantiche sui campi di gioco periferici. Valida la denuncia (involontaria?) sul sistema politico ad personam che invade tutti i settori, manipolando regole e leggi.

Mickes2 23/05/14 14:20 - 1670 commenti

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Se c’è un film che più di tutti ha saputo raccontare il meraviglioso gioco del basket innestandovi sudore, fatica e sacrificio nonché le tragiche conseguenze (nel bene e nel male) e le possibilità di redenzione della vita, questo è proprio "He got game". Virtuoso nelle luci sature, nel montaggio e nei dialoghi e i monologhi claustrofobici, quanto introspettivo nel delineare un dramma personale e parallelo fatto di promesse e pressioni. Un duro percorso di crescita, accettazione e perdono dal sapore sublimemente poetico e melanconico. Spesso.
MEMORABILE: L’intro; Lo sproloquio di Big Time; Padre e figlio al campetto; La prova del grande Ray Allen.

Viccrowley 23/07/15 00:26 - 814 commenti

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Il cinema di Spike Lee è come un grande mosaico di sensazioni, intuizioni, critiche e indignazione sociale che riesce anche nel peggiore dei casi a far riflettere. Pur non sfiorando nemmeno di striscio il capolavoro, la storia di un galeotto che tenta di riavvicinare il figlio per avere uno sconto di pena dà modo a Lee di riflettere come sempre sui rapporti umani e razziali e la metafora del basket come strumento di redenzione e trampolino per scappare da una vita derelitta funziona. In parte tutto il cast con in testa un sempre ottimo Denzel.
MEMORABILE: La partita di basket finale tra padre e figlio.

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Ultimo 5/07/16 09:15 - 1656 commenti

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Buona interpretazione di Denzel Washington nei panni di un padre di famiglia che sta scontando una condanna per omicidio preterintenzionale ai danni della moglie. Il film, incentrato sul mondo della pallacanestro vista sopratutto come metafora della vita, si concentra sul rapporto tra padre e figlio (Ray Allen, vero cestista nella realtà, qui giovane promessa del basket) e sul tentativo del primo di "salvare il salvabile". Riuscita la gestione dei flashback, buone le scene di allenamento. Forse si protrae un po' troppo, ma è un film riuscito.
MEMORABILE: Lo scontro finale tra padre e figlio, al solito campetto.

Rigoletto 6/08/18 23:59 - 1787 commenti

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Attingendo a mani basse da temi già toccati nella cinematografia (sport, famiglia, prigione), Lee costruisce oggettivamente un buon film che però soffre, secondo il mio senso estetico e logico, di una serie di salti che disorientano un po'. Questa frantumazione della forma tende a rallentare la costruzione narrativa e il timing (a posteriori avrei gradito anche una sforbiciata). Washington grande garanzia, ma il giovane figliolo Allen non è da meno, dimostrando, se volesse, di potersi ritagliare un nuovo mestiere.

Rocchiola 7/11/18 09:00 - 968 commenti

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Il basket, sport americano per eccellenza, rappresenta una delle maggiori possibilità di riscatto per i neri. Quindi non stupisce che Lee abbia deciso di girare questo vibrante film sportivo lievemente penalizzato da un eccesso di sentimentalismo. Quasi una summa personale con i ricordi d’infanzia stile Crooklyn, la prostituta che fugge dalla città come lo spacciatore di Clockers gli ultimi giorni prima di rientrare in prigione e la donna che forse ha tradito, in anticipo sulla 25a ora. Numerose le apparizioni di veri allenatori e giocatori.
MEMORABILE: Il flashback sulla morte della madre; La decisione finale; Il siparietto sexy con le due famose ex-pornodive Jill Kelly e Chasey Lain.

Maxx g 30/12/20 21:58 - 635 commenti

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Il dodicesimo film di Spike Lee questa volta si incentra su una grande passione del regista: il basket (è tifoso dei New York Knicks). Jack è in carcere per uxoricidio e avrà uno sconto di pena se riuscirà a convincere il figlio (che oramai lo disconosce) ad iscriversi in una determinata università. Il film scorre bene, nonostante le due ore e dieci. Washington è ormai una garanzia come attore, ma anche gli altri non sono da meno. Il pregio è che nulla appare scontato, in questa pellicola che cattura e sa essere poetica. Merita di sicuro una visione.
MEMORABILE: Gli allenamenti di Jesus bambino; La sfida tra padre e figlio.
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  • Curiosità Tarabas • 10/05/09 21:35
    Segretario - 2069 interventi
    Il protagonista del film, Ray Allen, è stato uno dei migliori giocatori del basket universitario USA ed è oggi una superstar del campionato professionistico dell'NBA,titolare dei Boston Celtics dopo aver giocato per molti anni ai Milwaukee Bucks.
  • Curiosità Didda23 • 8/01/11 14:42
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Come moltissimi giocatori della Nba anche Ray Allen ha un soprannome:ovviamente non può che essere "He got game".
  • Curiosità Tarabas • 5/04/11 09:22
    Segretario - 2069 interventi
    I compagni di squadra di Jesus al Liceo Lincoln, tranne il cugino Booger, sono tutti giocatori NBA, ossia Walter McCarthy, Travis Best e John Wallace (questi ultimi due visti anche in Italia a fine carriera).
  • Discussione Didda23 • 28/04/11 13:29
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Tarabas ebbe a dire:
    I compagni di squadra di Jesus al Liceo Lincoln, tranne il cugino Booger, sono tutti giocatori NBA, ossia Walter McCarthy, Travis Best e John Wallace (questi ultimi due visti anche in Italia a fine carriera).
    Ma si potrebbe saoere Tarabas per quale squadra Nba fai il tifo..Non dirmi per i Lakers..
    Ultima modifica: 28/04/11 14:19 da Zender
  • Discussione Tarabas • 29/04/11 13:22
    Segretario - 2069 interventi
    It's a purple&gold world... ;)

    Go Lakers!
  • Discussione Didda23 • 29/04/11 13:32
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Ora e sempre BEAT L.A.!!!Go Celtics
  • Homevideo Xtron • 17/03/12 12:41
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Io ho il vecchio dvd CVC uscito in allegato alla Gazzetta dello Sport

    2h10m39s
    Ultima modifica: 7/11/18 14:32 da Zender
  • Homevideo Rocchiola • 7/11/18 09:03
    Call center Davinotti - 1255 interventi
    Io ho il DVD Touchstone-Buena Vista che risulta ancora reperibile a prezzi davvero popolari intorno ai 6-7 euro. Un buon prodotto SD con video nel corretto formato anamorfico 1.85 pulito e dalla buona definizione. L’audio dolby digital 2.0 è buono. Non ancora uscito in bluray nemmeno sul mercato internazionale. Uno Spike Lee da recuperare ritenuto a torto minore ed un pò troppo mainstream.