Fregoli al ristorante - Corto (1898)

Deludente corto, di e con Leopoldo Fregoli. Né trasformismi, né giochi di prestigio, né trovate umoristiche almeno accettabili. Qui il nostro è al ristorante, davanti a una tavola imbandita, con i camerieri (i veri protagonisti, alla fine dei conti) che, con grande premura, vanno a togliergli piatti, bicchieri eccetera. Si riscatta lievemente con un‘uscita di scena del protagonista, che se ne va come da un sipario, prima chiuso, poi leggermente aperto per permettergli l’uscita. Tutt’altro che memorabile.

Davvero deludente. Ci sii aspetta che Fregoli, in qualche momento, compia un'azione che dia senso all'operazione, ma quello a cui assistiamo è un semplice pranzo in cui il "nostro" è servito in maniera assai sollecita da due camerieri. Niente che riesca a sollevare l'interesse dello spettatore. Forse la cosa più curiosa è che proprio i due servitori finiscano per essere la vera attrazione del corto, e che il protagonista diventi figura di contorno. Evitabile.

Sfugge il senso di una pellicola che ha come oggetto lo sparecchiamento della tavola da parte di due camerieri. Cosa che viene eseguita, per carità, con un certo garbo, quasi coreografico, ma che nella sostanza non approda ad alcunché. Si prova a immaginare quale potesse essere all’epoca l’accompagnamento verbale alla proiezione, ma riesce difficile. Di fatto è sì una tranche de vie alla Lumière, ma artificiale (in cornice teatrale) e povera di spunti che alimentino l’attenzione. Incomprensibile.