Due sconosciuti, un destino - Film (1992)

Sullo sfondo dell'assassinio del presidente Kennedy a Dallas nel 1963, una storia che tocca diversi punti nevralgici dell'America di allora, specie negli Stati del sud: razzismo, pregiudizi sull'unione sentimentale tra bianchi e neri e mogli casalinghe insoddisfatte (ricordano la Geena Davis di Thelma & Louise). È ancora una volta un "on the road" a permettere a Laurene (una sempre brava Michelle Pfeiffer) di capire chi è e chi vuole veramente essere. Jonathan Kaplan, dopo Sotto accusa, riconferma le sue doti di regista.

Road movie velato di thriller del tutto inutile, nel quale il bel messaggio antirazzista di base naufraga in una sceneggiatura piatta, in una regia assente, in una storia i cui avvenimenti si capiscono mezz'ora prima e in una serie di personaggi stereotipati, con una Michelle Pfeiffer poco più che una macchietta con la sua ossessione per Jacqueline Kennedy. Si salvano solo il messaggio di base e la buona prova di Dennis Haysbert, il cui personaggio è degno di questo nome. Non male neanche la bambina. Le intenzioni sono buone, ma il film non decolla mai e annoia. Sconsigliato.

Durante il lungo viaggio in bus per partecipare ai funerali del Presidente, una casalinga di Dallas che venera Jacqueline Kennedy si imbatte in un afroamericano con bimbetta al seguito, riuscendo a complicare la vita ad entrambi... A parte le buone intenzioni, un film ricattatorio e stucchevole, soprattutto a causa della mediocre definizione dei personaggi: nonostante l'impegno di  Pfeiffer, la trasformazione della sua casalinga frustrata ed impicciona in donna matura e consapevole non è ben gestita e questo rende la sua relazione con Haysbert simil-Poitier poco credibile.