Un "su e giù per le scale", dai piani bassi a quelli alti, in una splendida magione inglese nello Yorkshire, dove l'arrivo per una sola notte dei sovrani inglesi sarà il detonatore per storie, le più svariate, intrecciate come non mai. Una sontuosa occasione per riflettere sugli aspetti più umani e sulle vulnerabilità che non conoscono differenze di classe. Un giro vorticoso fra costumi di lusso, dialoghi brillanti e battute sfolgoranti di humour tutto anglosassone. Il tema non sarà originalissimo, ma qui è trattato con classe ed eleganza.
MEMORABILE: Tratto dalla omonima celebre serie TV di ben 6 stagioni.
Imperdibile, ovviamente, per chi ha visto la serie TV oppure letto il bel libro di Margaret Powell, ma accessibile anche a chi a digiuno di entrambi. Varie storie, in linea di massima godibili, ancorché non originalissime nello svolgimento. I veri punti di forza del film sono le varie perle di british humor, le sontuose ambientazioni e i superbi costumi. Consigliato, anche se un po' troppo "filo-monarchico".
Molto attesa dagli estimatori della magnifica serie televisiva omonima, l'"appendice" cinematografica di Downton Abbey è tanto prevedibile quanto gradevole e rassicurante. Se la storia è poco più di un pretesto per un riepilogo di temi e personaggi ben noti, l'elemento formale è la vera ciliegina sulla torta, con una notevolissima eleganza e ricercatezza nella rappresentazione di interni e esterni, nella cura delle scenografie e dei costumi. Notevole la prova di un impeccabile cast corale.
Non semplicissimo, per chi non ha seguito la serie tv, orientarsi tra i tanti personaggi della servitù della magione e della casa reale. Le storie che vengono presentate (e che convergeranno tutte in un "sano" lieto fine) sono assai scontate e solo una cura ambientale assai ricercata, una buona realizzazione tecnica e interpretazioni di livello elevano il tono dell'operazione. In sostanza una bella confezione il cui contenuto è appena potabile.
Opera corale, il film è una vera gioia per gli occhi e le orecchie dello spettatore. Fotografia accurata, ottima la location: un autentico castello nobiliare tutt’ora abitato dai legittimi proprietari, arredato in modo accurato come accurati sono i costumi dei personaggi (siamo nel 1927). Storia lineare e interessante, uno spaccato della società, up and down, dell’epoca, con una concessione al politicamente corretto dei nostri giorni. Chi non ha visto la serie televisiva potrebbe non cogliere certe sfumature dei personaggi, ma proprio questo motivo potrebbe essere un’occasione per vederla.
MEMORABILE: Violet Crawley, Contessa madre di Grantham, rivolta a Lady Maud Bagshaw: "Io non litigo semmai spiego".
Godibilissimo anche per ignari: pur senza aver visto un episodio della serie, si capisce tutto (o quasi). Costumi splendidi, location e dettagli impeccabili, attori perfettamente in parte (Maggie Smith straordinaria). E si capisce che se avessero avuto i medesimi finanziamenti per la serie, saremmo davanti a una raffica di capolavori. L'intreccio della trama è molto intrigante. Bravi i "signori", bravi i "servitori", bella la dialettica.
MEMORABILE: Le frecciatine di Lady Violet/Maggie Smith.
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DiscussioneRaremirko • 28/10/19 21:06 Call center Davinotti - 3863 interventi
Myvincent, il film è a parte dalla serie, ne è un sequel, spin of o cosa?
Certo, come ebbe a scrivere il regista, c'è una chiara ispirazione (non pedissequa riproduzione) del serial TV, che, fra l'altro, io non ho visto.
Ti invito vivamente ad andarlo a vedere, perché...ne vale la pena.
Myvincent
DiscussioneRaremirko • 30/10/19 22:15 Call center Davinotti - 3863 interventi
Myvincent ebbe a dire: Certo, come ebbe a scrivere il regista, c'è una chiara ispirazione (non pedissequa riproduzione) del serial TV, che, fra l'altro, io non ho visto.
Ti invito vivamente ad andarlo a vedere, perché...ne vale la pena.
Myvincent
Certo, ero indeciso tra questo, Joker e Tarantino.
Raremirko ebbe a dire: Myvincent ebbe a dire: Certo, come ebbe a scrivere il regista, c'è una chiara ispirazione (non pedissequa riproduzione) del serial TV, che, fra l'altro, io non ho visto.
Ti invito vivamente ad andarlo a vedere, perché...ne vale la pena.
Myvincent
Certo, ero indeciso tra questo, Joker e Tarantino.
consiglio di recuperare anche la magnifica serie TV
La visita di re Giorgio V a Downton Abbey è basata sulla vera visita che il regnante fece a Wentworth Woodhouse, una magione nello Yorkshire (e nella quale è stata girata la scena ambientata nel salone del ballo nella Harewood House).
Per essere precisi, "l'azione" della vicenda prescinde dalla serie tv, e può essere goduta come film a se stante; però quasi tutti i legami parentali, le gerarchie, le alleanze e le antipatie sono dati per scontati o accennati velocissimamente, considerando quasi prevedibile che la maggior parte del pubblico "conosca" nomi, ruoli, personaggi e relazioni. Tecnicamente a me sembra un "sequel" nel senso che la vicenda accade "dopo" la serie (ad esempio, il Maggiordomo era andato in pensione) anche se può essere visto come un film a se stante (e l'arrivo del re con tutto ciò che comporta non aveva precedenti legami negli episodi delle stagioni).