Dementer - Film (2019)

L'handicap, condizione satanica; il down, innocente per eccellenza ergo agnello sacrificale per eccellenza. Kinkle jug dimostrò di avere un senso dell'orrore tutto suo, ed è bravissimo a farlo nuovamente diventare tutto nostro compenetrando in un protodogma inlandempirico disabilità e pronipoti di Crowley in stridenti e sfrontati crisscross. Basta l'incipit a far sentire arroventate puntine sotto le natiche. E avanza aggiungere che tutto il film ne sarà propaggine, arma psicotronica che disturba forte e a fondo finché non spiega e non si lascia razionalizzare. Cioè praticamente mai.

Il signore opera per vie misteriose ma è il suo contraltare che ne sublima la consapevolezza terrena: Kinkle rimestola lentamente disabilità, solitudine ed eutanasia dentro il crogiolo del diavolo, ne nasconde gli odori ma ne annusa il tanfo, usa l’incognito e la paura per confondere (magari troppo...) e sussurrare della incontrollabile urgenza umana di trovare un senso al proprio vagare. Flashback e orrori ci sgomentano; mai però quanto la disarmante e arresa indifferenza di Brandy l’infermiera. Minimale ma alienante la OST. Uno slow burn che non scotta ma lascia la bruciatura.