Clownery - Film (2020)

Noiosissimo horror clownesco del D'Antona di Die in one day, che stiracchia oltremodo una storiella trita e ritrita a suon di scopiazzature (da Argento a Stephen King), montaggi videoclippari e colpi di scena imbarazzanti. Ci si aggiunge l'infelice decisione di girare il film in inglese, il che si traduce in accenti innaturali e forzature interpretative che remano contro qualsiasi pretesa terrifica. Un po' di sangue, un paio di sferzate bizzarre (i feticismi "coulrofili" del padre della protagonista) e rari momenti di buona regia non bastano. Meglio puntare su Stitches di McMahon.

Terribile horror derivativo scritto male e girato con sprezzo del ridicolo. Già l'origine del trauma della protagonista è quanto di più improbabile si sia mai visto e i due clown suscitano più risate che paura: se aggiungiamo poi l'incapacità di creare ogni minima tensione e l'idea di girare in inglese a scapito della spontaneità nella recitazione, il disastro è quasi inevitabile. E poi perché tutta questa inutile volgarità nei dialoghi con battute sul sesso orale oltre il livello di guardia? Difficile da recuperare anche per gli amanti del trash a tutti i costi.