Serie del genere “giuridico” nella quale si tenta di uscire dalla monotonia degli stereotipi, innanzitutto collocando gli avvenimenti nell’Indiana anziché a New York o a Los Angeles. Ciò consente agli sceneggiatori maggiore libertà (anche di inventare cavilli) perché, come è noto, i regolamenti e le applicazioni differiscono da Stato a Stato; il pubblico non specializzato magari ha qualche dimestichezza con lo stile dei tribunali di New York, ma nessuno sa se un certo cavillo sia legale o no in Indiana. Protagonista, la occhioazzurro Jennifer Finnigan/Annabeth Chase.
MEMORABILE: "Accettate il patteggiamento?" "No" "Peggio per voi".
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La protagonista, Jennifer Finnigan/Annabeth Chase, rappresenta la Pubblica Accusa (la traduzione giapponese esplicita meglio: Female Criminal Prosecutor) in processi che durano settimane e che spesso sono concentrati più sulle fasi di “patteggiamento” che su interrogatorii ed orazioni in aula. Nella prima stagione lei aveva un marito e una figlia e un equilibrio instabile tra carriera e famiglia; e lo staff era “provinciale”, con persone semplici e schiette. Nella seconda stagione, la famiglia è distrutta e lo staff stravolto dai nuovi metodi di un newyorkese rampante. Forse in inglese il titolo giocava sull’allusione alla tendenza (soprattutto, ma non solo, della protagonista) di prendere i casi come una questione personale, come se fosse “vicino alla sua casa”. Ma anche, al fatto che i reati avvengono quasi sempre “intorno” al piccolo capoluogo, nelle periferie povere o nelle suburbia ricche – comunque, in situazioni ben diverse dalla metropoli newyorkese vista in tante altre serie.