Bocca di velluto - Film (1973)

Al di là dell'oscena titolazione italiana da porno di infima categoria, il film è invece un dramma psicologico ben realizzato, dove l'elemento erotico è funzionale alla storia e mai gratuito. Il film scorre bene, ha i tempi giusti, coinvolge lo spettatore in un clima di disagio sociale incisivo e realistico, crudo ma mai sensazionalistico; si registra una delle migliori prove attoriali della Lindberg, che al di là del fisico dimostra di saper recitare. Un documento d'epoca decisamente da vedere, provocatorio e sincero. Belli gli scorci svedesi.

Chissà come sarà rimasto deluso chi all'epoca andò a vederlo per il titolo italiano, assolutamente tremendo e fuorviante, immaginandosi chissà quali audacità erotiche. E invece, di nudi e sesso ce n'è, ma non tutto sembra completamente gratuito. Certo, la carriera pregressa del regista non aiuta a credere nella sincerità del film. E certi psicologismi oggi potrebbero far sorridere e forse già allora erano superati. Bruttino, ma sa caratterizzare un paio di personaggi.

Non è il solito filmetto made in Sweden degli anni 70 in cui si svestono innocenti ragazze con la scusa dell'educazione sessuale. Se all'inizio l'attitudine ninfomane della ragazza può far pensare a quello, poi Wickman cerca di imbastire un filo di speigazione psicologica e a tinte romantiche. Lo sviluppo non è male, ma ci sono diverse parti che allungano il brodo e altre che rasentano il ridicolo (la tenda in mezzo alla strada, la comune con gli spacciatori). Spalla della protagonista un giovane Skarsgård. Non si segnala né per volgarità né per carica erotica.