Blue in the face - Film (1995)

Blue in the face
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Blue in the face
Anno: 1995
Genere: commedia (colore)
Note: Girato assieme a "Smoke": stessa zona, stessi protagonisti.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

È nota l'origine di questa curiosa pellicola: la troupe di SMOKE, avendo terminato le riprese sei giorni prima del previsto e constatato un certo affiatamento, decide di girare un secondo film, semi-improvvisato (la sceneggiatura è frutto in gran parte dell'estro dei protagonisti) e incentrato sulla tabaccheria di Auggie (Harvey Keitel), nella quale transitano individui di ogni specie: c'è il proprietario del locale (Victor Argo) che vorrebbe far cambiare mestiere al fido Auggie e cambiare tipo di esercizio, c'è la ragazza (Mel Gorham) di Auggie gelosa e vanitosa (ne ha ben donde, comunque), c’è...Leggi tutto il fumatore incallito (Jim Jarmusch) deciso a consumare la sua ultima sigaretta, la moglie (Roseanne Barr) del proprietario stanca del marito e risoluta a partire per Las Vegas e un'altra serie di partecipazioni straordinarie. Si va da Madonna (consegna un telegramma cantato ad Auggie e ballando mostra una mutandina sexy) a Michael J. Fox (sottopone un avventore a un test sociale esilarante), da Mira Sorvino (nella splendida scena iniziale è vittima di uno scippo) al travestito Ru Paul (balla in strada contagiando il quartiere). Le scene - proposte mo' di sketch - girate nella tabaccheria sono poi intervallate da finte interviste prese sulla strada tese alla descrizione della vita a Brooklyn e da brevi monologhi del finto tabaccaio Lou Reed (sepolto dai capelli), che pontifica genialmente sul fumo e su una sua folle invenzione (gli occhiali senza lenti). Keitel, e cioè il fulcro del film, recita in maniera insolita, apparentemente distaccata e non sempre convince. BLUE IN THE FACE, più che a SMOKE, assomiglia piuttosto al più riuscito CLERKS, senza però possederne la genuinità (che qui solo il bravo Jarmusch sa infondere). Da non perdere i titoli finali, spezzati dalla continuazione (conclusione?) degli sketch.

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Caesars 2/07/07 14:38 - 3790 commenti

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Pur essendo gemello di Smoke e avendo come sfondo delle vicende la stessa tabaccheria di proprietà di Augie, se ne discosta notevolmente per quanto riguarda lo "stile". Qui c'è molta improvvisazione mentre là tutto era previsto da una sceneggiatura precisissima. Questo ovviamente è dovuto alla genesi dell'operazione (si è deciso di usare i pochi giorni risparmiati sulla lavorazione dell'altra pellicola per girare questa) ma il risultato finale non può dirsi pienamente riuscito proprio perché tutto sembra un po' raffazzonato. Comunque curioso.

Lucius 16/10/10 22:06 - 3015 commenti

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L'unica cosa bella di questa pellicola sono le guest-star con i loro camei; per il resto risulta girata svogliatamente, senza alcun mordente, né tantomeno risulta minimamente interessante. Un film sul piacere dell'ultima sigaretta prima di togliersi il vizio di un gruppo di persone che si trova a chiacchierare davanti ad un tabaccaio. Potete ascoltarle, ma quanta ovvietà...

Ryo 15/11/11 00:13 - 2169 commenti

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A cavallo fra un mockumentary e un reality. Film molto particolare composto da inquadrature fisse che mostrano lunghissimi piani-sequenza che rappresentano le situazioni dei personaggi, intervallate da interviste ai vari abitanti random del luogo. Uno stile unico che incuriosisce favorendo la visione di una storia che non è nient'altro che uno spaccato di vita quotidiana, a tratti banale, di alcuni conoscenti della cittadina di Brooklyn.

Lou 17/01/17 17:46 - 1121 commenti

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E' la naturale prosecuzione di Smoke, ma con una sceneggiatura destrutturata, al limite dell'improvvisazione. Al centro della scena è sempre la tabaccheria di Auggie (Keytel) a Brooklin, in cui si alternano personaggi stravaganti tra cui grandi artisti come Madonna, Jasmusch e Lou Reed. Curioso e leggero, ha proprio nella struttura sciolta e irregolare, oltre che nel cast di peso, il suo fascino di film indipendente.

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  • Curiosità Lucius • 1/11/09 17:37
    Scrivano - 9051 interventi
    Il film contiene la più breve apparizione sul grande schermo di Madonna, in un cameo con cui interpreta la ragazza della Western Union Telegram, che canticchia un messaggio sexy al commesso della tabaccheria.
  • Curiosità Lucius • 16/10/10 22:09
    Scrivano - 9051 interventi
    La sceneggiatura, dello stesso regista Wayne Wang e di Paul Auster, è basata su un racconto originale dello stesso Paul Auster, pubblicato il giorno di Natale del 1990 sul The New York Times.