Blind detective - Film (2013)

In licenza premio da se stesso, un To senza guinzagli e sprezzante dell’etichetta ci fa dono del buddy-movie più straordinariamente eccessivo, geniale e ricreativo di sempre, mostrandoci di che psich(edel)ico e stroboscopico parco-torce fondale sia illuminato il buio dei ciechi, e come Stanislavskij non sia esclusiva dei soli attori. La nitro dell’action più fantasiosamente eruttivo incontra la glicerina della love-comedy arguta e toccante, con tattiche tecnico-estetiche che in un mondo diverso da questo sarebbero materia di studio in ogni cine-accademia. Un geyser di crema chantilly.

Si deve essere divertito, il poliedrico To, a girare questo film. E anche lo spettatore può trovare motivo di interesse e ilarità, grazie soprattutto alla prova dei due attori e a un mix di generi bizzarro, anche esplosivo ma che pare funzionare. Sarebbe stato meglio però se il regista avesse limato la durata, concedendosi qualche sfizio di meno e non dando la sensazione che la trama si potesse attorcigliare troppo ripercorrendo sempre quel tema della bambina smarrita.

Per risolvere un caso di scomparsa che la tormenta da tempo, una giovane detective chiede aiuto ad un investigatore privato che ha dovuto lasciare la polizia dopo aver perso la vista... Lo spunto è quello del cieco con gli altri sensi potenziati che riesce a "vedere" cosa che agli altri sfuggono, declinato con toni da screwball commedy in quanto il personaggio interpretato da To, abilissimo in taluni frangenti, è invece impacciato, infantile e pasticcione in altri, al pari della sua partner. Film godibile, anche se forse tirato troppo per le lunghe.